IL COSA E IL DOVE
Lo scorso 7 Dicembre, DECANTER WINE ACADEMY ha organizzato la seconda Edizione di BOLLICINE, Evento dedicato aglio spumanti di tutta Italia (e non solo).
Una nuova location (l’elegante “voliera” di Villa Piccolomini a Roma) e un numero di Aziende (OTTANTOTTO) financo esagerato, hanno decretato il successo di una due giorni spumeggiante onorata da pubblico numeroso accorso per “brindare” alle imminenti festività.
GLI ASSAGGI
Come già accennato c’era tanto, forse troppo da assaggiare.
Un percorso a ostacoli tra Metodi Classici, Metodi Martinotti e…tanta gente curiosa.
Non avevo troppo tempo a disposizione e allora ho cercato il nuovo in mezzo a tanti nomi conosciuti.
Dai circa quaranta assaggi fatti ho estrapolato una personalissima “TOP SEVEN” (all’interno della quale troverete tre vini “fermi”) che rispecchia un po’ la mia ormai nota cattiveria e un po’ il fatto che beh…m’aspettavo qualcosa di più.
Ad ogni modo Voi date una letta alle mie note di assaggio, criticatele, suggeritemi alternative, ficcate il naso e…condividete.
– TERRE DI OFFIDA DOC PASSERINA SPUMANTE EXTRA BRUT, LE VIGNE DI CLEMENTINA FABI (MARCHE): un Martinotti lungo (10 mesi) per un naso di interessantissime vegetalità.
Sono l’anice stellato, il tarassaco e la liquirizia a guidare le danze mentre sullo sfondo restano i piccoli fiori bianchi di quel prato verde, un accenno di prugna gialla, agrumi e la crosta del pane appena sfornato.
Sorso fresco, ben sapido, caratterizzato da un’effervescenza briosa ma mai sopra le righe capace di riproporre tutto quanto inizialmente apprezzato all’olfatto e fare comunella con l’apprezzabile persistenza per una beva davvero gustosa.
(88- Punti).
– SPUMANTE METODO CLASSICO MILLESIMANTO 2016 EXTRA BRUT, ZACCAGNINI (MARCHE): olfatto solare di fieno caldo e girasoli ma al contempo di grande freschezza.
Verde di mela, agrumi canditi e mentuccia, stuzzicante di erbe officinali e zenzero, ammiccante di crosta di pane appena sfornato e mandorle tostate.
Sorso incalzante, vellutato ed elegante, estremamente coerente con l’olfatto e dotato di una lunga scia di minerale sapidità.
(88 Punti con, forse, un -).
– RUCHÈ DI CASTAGNOLE MONFERRATO 2021, PREDIOMAGNO (PIEMONTE): il naso è rosso di rose, gerani e frutta matura ma, tra quest’ultima, si fa strada un’albicocca che…che ci sta a fare?!
E poi quelle note vegetali, amaricanti e cespugliose, quasi di vermouth, la freschezza dell’arancia e delle erbe aromatiche, un appena di noce moscata e una profonda vena minerale a incidere.
In bocca è la freschezza quasi irruenta delle erbe officinali a prendere per mano i fitti tannini conducendo un sorso intenso e persistente che s’allunga su note di pepe e frutta che la presenza alcolica lascia percepire sotto spirito.
(87+ Punti)
– RUCHÈ DI CASTAGNOLE MONFERRATO “VIGNA DEL CASTELLO” 2022, PREDIOMAGNO(PIEMONTE): il naso sacrifica le fresche e amaricanti note boschive e di agrume chinotto sull’altare delle tipicità di frutto maturo rosso e nero (fragole, visciole, prugne) e rosa cercando di darsi un’aria meno snob indossando un maglioncino di pepose speziature che però non riesce a nascondere il papillon della noce moscata.
Sorso di esuberanti freschezza e calore alcolico ben tenuti a freno dal tessuto tannico.
Chiude profondo ed elegante (forse troppo) richiamando la frutta.
(87- – Punti).
– MONFERRATO DOC ROSSO, PHILEMA (PIEMONTE): se cercate vini complicati state lontani da queste 85 parti di Freisa d’Asti con il saldo di Bonarda.
Qui tutto è immediatezza: il frutto rosso, le spezie dolci, i toni erbacei e un quid amaricante di genziana, il tutto intriso di coerente rusticità e segnato da una simpatica vena minerale.
Il sorso?
Pronto, immediato, succoso, con i tannini al posto giusto e…”versamene un altro bicchiere che voglio assaggiarlo meglio”!
(87+ Punti).
– ETNA BIANCO METODO CLASSICO DOC “69/70” BRUT, LA CONTEA (SICILIA): tutto Nerello Mascalese.
Della Sicilia ha gli agrumi, il bergamotto, l’arancio, il mandarino…
Del Vulcano la sabbia nera, il fumo, un ché di sulfureo, i cespugli riarsi di macchia mediterranea…
E poi brezze iodate di un mare lontano, zagare…
Sorso morbido e cremoso, fresco, intriso di mineralità e richiami fumé con un finale i crescendo tra ricordi salmastri e agrumi canditi.
Una bollicina di rude eleganza.
(88 Punti).
– TRENTO DOC “BRUT DE LA CROS” 2016 RISERVA, VIDI (TRENTINO): 42 mesi sui lieviti per un naso che si presenta da subito salmastro per evolvere poi nella freschezza dell’agrume e della mentuccia e nel dolce abbraccio della mela cotogna in una atmosfera pirica di quasi polvere da sparo.
Sorso ricco, pieno, avvolgente e di grande coerenza con l’olfatto.
Davvero una bella bolla.
(88+ Punti).
Una nota per l’Azienda ALIBIS che, in quel di Mortegliano (UD) produce mele e…sidro (vabbè, quasi).
Due le versioni, una “Spumante” EXTRA DRY (Metodo Martinotti) e una “0.0%” (alcohol free).
Beh, assaggiateli perché…perché si!
E QUINDI?
E quindi, intanto, GRAZIE e complimenti agli Organizzatori per avermi ospitato ancora una volta e aver dimostrato con i fatti l’impegno profuso nel portare questo Evento al livello che gli compete (sia dal punto di vista della location che delle Aziende presenti) e poi…
E poi la semplice considerazione che un conto è “dire” bolle e un conto è “farle” (BENE).
Il Metodo Italiano mi sembra stia segnando il passo, preda di mode e facili consumi mentre il Metodo Classicoha bisogno di pazienza e non di nascondere dietro la scusa di una beva più easy voglie di accaparrarsi fette di mercato diverse dal solito.
In una parola: aspetto.