IL COSA ED IL DOVE
GO WINE colpisce ancora!
Nella consueta location dell’Hotel SAVOY di Roma, è andato in onda l’appuntamento dedicato questa volta ai VINI DI SICILIA.
Tra grandi nomi e nuove realtà, una ventina le Aziende provenienti da ogni parte dell’Isola.
Solito grande successo di pubblico e solito livello decisamente molto alto delle etichette in degustazione.
Nella mia solita difficoltà ad approcciare così tante proposte, stavolta ho optato per saltare a piè pari quanto già conosciuto per dedicarmi al nuovo.
Tante belle sorprese, poche “cadute di stile” e qualche inopportuno difetto.
Nel complesso davvero una bella serata.
Standing ovation per GO WINE e per tutti I Produttori presenti.
p.s. mi permetto di dare un suggerimento: bisogna assolutamente trovare il modo di far capire alle “influencer del vino” che sarebbe quantomeno cortese non cadere nelle bottiglie di profumo prima di intervenire ad una degustazione.
GLI ASSAGGI
FAUSTA MANSIO
Siccome da qualche parte devo pur cominciare, l’Azienda con le etichette più fighe della serata mi sembra essere l’incipit più adatto (e poi è l’unico tavolo libero).
Siracusa è terra di Greci e templi.
A 6km dal mare sono vent’anni che l’Azienda coltiva 7ha di vigneti e 5 di uliveti.
Certificazione bio soprattutto “inside”.
“MICOL” MOSCATO SECCO TERRE SICILIANE IGP 2020 è subito sorpresa!
Poche ore di macerazione sulle bucce, conferiscono a questo moscato secco il giusto sprint.
Un extra bonus di sensazioni boisè da sfogliare con cura per arrivare al cuore dell’emozione.
Un vino a 360 gradi, intrigante come aperitivo, perfetto con piatti di pesce ben strutturati, strizza l’occhio a carni bianche con orientali speziature.
Si aggiudica così, di primo acchito, il mio premio “BOOM”.
“PETTI ROSSO” NERO D’AVOLA SICILIA DOC 2018 un Nero d’Avola leggiadro come il volo del pennuto in etichetta.
Morbido come i fiori carezzati dal vento, sorso beverino ed appagante come uno stendersi al sole su quel prato fiorito.
Solo acciaio per un sorso dall’aperitivo in poi; qualche grado in meno sono una concessione al pesce.
“CARANCINO” NERO D’AVOLA + CABERNET TERRE SICILIANE IGP 2017 del secondo ce n’è solo un 5% ma…cavolo se si sente!
Una spinta vegetale di foglia di peperone che rende vincente l’assaggio.
Davvero azzeccatissimo!
A proposito: un altro premio, quello “PURE L’OCCHIO” se lo aggiudicano le etichette, disegnate da un artista locale che ha tratto ispirazione dalle incisioni presenti sulle monete greche.
LEONARDA TARDI
Per proseguire sulla strada delle donne e del vino, un giro su mè stesso di 180 gradi mi porta al tavolo di Leonarda Tardi e delle sue tre etichette.
Dalla Valle del Belice, una piccola Azienda (ca. 5ha) giovane e “sana”.
Un’Azienda che porta avanti la Qualità ed allo stesso tempo l’impegno.
Nessun compromesso e nessuna concessione alla malavita (aderisce al ALIKASE).
“CATARRATTO E CHARDONNAY” 2021 è l’entrée.
La raccolta precoce del secondo (25% della massa) aggiunge freschezza alla robusta spalla su cui si appoggia il Catarratto.
Regionalmente agrumato, marino e piacevolmente lungo.
“ALIKASE” CHARDONNAY SICILIA DOC 2020 un vino “bifronte”.
Parte di dolcezze e chiude amaricante.
Un mix di miele e mallo di noce veramente intrigante.
Fa ripensare a come, nel vino precedente, lam piccola percentuale di Chardonnay “metta i piedi in testa” al Catarratto.
“ALIKASE” NERO D’AVOLA SICILIA DOC 2019 caldo e speziato.
Un mare scuro di spezie, e terra bruciata dal sole.
BLUNDO
Piccola realtà del Siracusano totalmente dedita al Moscato Bianco declinato in due versioni dedicate, manco a dirlo, alla Cultura greca classica (il vitigno venne importato nell’Isola dai Corinzi quando venne fondata la colonia di Siracusa nel 734 a.C.).
“AULOS” MOSCATO DI SIRACUSA DOC 2017 un interessante mix tra note di tabacco dolce e amaricante osso di pesca con miele d’acacia a fare da legante.
L’olivastra sapidità spinge ad un secondo sorso.
“SILENOS” PASSITO SIRACUSA DOC 2016 purtroppo la prima bottiglia di questo “passito non passito” aveva un problema, e pulire il bicchiere da un passito non è cosa facile, se poi ti si affianca una “influencer” caduta nella bottiglia del profumo, la situazione si fa complessa e complicata (confermo la mia richiesta di “filtrare” olfattivamente gli accessi prima che con il green pass).
Vabbè: spero di poterlo ri-assaggiare in un contesto più consono.
ABBAZIA SANTA ANASTASIA
Dal Parco della Madonie le proposte di un’Azienda che è riuscita a recuperare con successo i terreni abbandonati su cui opera, e che oggi riesce ad interpretare con stile un terroir salvaguardato dal suo operato in regime BIO e biodinamico.
“SENSOINVERSO” NERO D’AVOLA BIODINAMICO SICILIA DOC 2018 un rovo di more spine comprese.
Nero come i frutti, fresco come le bacche non proprio mature.
E nell’aria, mentolate balsamicità che conducono ad un finale amaricante di cacao.
Fresco oltremisura sapido e persistente.
“SENSOINVERSO” SYRAH BIODINAMICO SICILIA DOC 2016 orientale e misterioso.
Più che “scuro” lo definirei “blu” come il tagelmust dei Tuareg.
Pepe, caffè, cacao, tabacco dolce e chi più ne ha più ne metta!
Dal naso avreipensato a tannini più arrembanti, mentre l’assaggio scorre morbido ed avvolgente accompagnandovi al lungo finale con freschezze che riportano a tramonti nel deserto.
Il mio premio “CONTROMANO” va a queste due etichette che, nel “SENSOINVERSO”, celano molteplici significati.
BAGLIO DI PIANETTO
“FERMATA 125” ETNA BIANCO DOC 2020 una “new entry” nel catalogo aziendale.
Dichiaratamente dedicato alla fermata della Circumetnea che si trova di fronte all’Azienda partner di questo nuovo progetto (Cantine Valenti).
Carricante in purezza a reclamare la propria sovranità di questo versante del Vulcano.
Agrumi a gogo ad assemblarsi in una nota di mandarancio non ancora maturo sono l’incipit ed il lungo finale di quelle note sapide e minerali che dominano poi l’assaggio.
“VIAFRANCIA” ROSSO 2017 (al secondo assaggio dopo quello che trovate qui) in una atmosfera elegantemente boisé, spezie e viole si alternano a richiami di ciliegia.
L’assaggio è di calorosa concretezza e delicato equilibrio.
CARUSO E MININI
Da quel di Marsala, un’altra Azienda a “trazione femminile” in questa serata siciliana.
Ormai maggiorenne e tutt’altro che piccola, sia per superficie che per numero di bottiglie.
DELIA NIVOLELLI DOC SYRAH RISERVA 2014 una Riserva di brillante gioventù.
Cacao e caffè si frammischiano ad erbe aromatiche e amarene in un calice di inaspettata freschezza.
Tabacco e bastoncino di liquirizia chiudono un assaggio di scura luminosità.
Orgogliosamente Syrah!
“TAGÓS” GRILLO VENDEMMIA TARDIVA SICILIA DOC 2017 dell’Isola ha il calore del sole e le arance candite deile pasticcerie.
Ma dietro l’Oriente delle spezie e la balsamicità della menta nei tè nordafricani.
CASTELLUCCI MIANO
Un’Azienda che si è dedicata al recupero di tradizioni secolari rappresentate dai vecchi vigneti ad alberello ed alla valorizzazione degli autoctoni Catarratto e Perricone.
“PERRIC.ONE” SICILIA DOC 2020
Un Perricone battagliero!
Fresco che “il pesce perchè no?!” e sostanzioso da bistecca con un finale “fragoloso” che lo rende ammiccante.
“MIANO BIANCO“ DOC VALLEDOLMO CONTEA DI SCLAFANI SICILIA 2020
Un Catarratto che ha in sè tutta l’aria “frizzantina” delle terre alte e mostra al contempo l’onda lunga del mare lontano.
Sapidità e freschezza fanno a sportellate.
Decidete Voi chi vincerà
CVA CANICATTÌ
Un altro esempio (se ce ancora ce ne fosse bisogno) di come anche le Aziende cooperative (che Cantine Sociali pare brutto), possano fare un gran bel lavoro.
Tre le Provincie coinvolte (Agrigento, Palermo e Caltanissetta) e quasi 1000ha vitati!
SYRAH “AQUILAE” TERRE SICILIANE IGP 2019 un Syrah giocato sulle dolcezze di frutti e spezie, forse poco “misterioso” per i mie canoni ma comunque fascinoso, in cui le marine sapidità aiutano la beva.
“MENAMÁRA” TERRE SICILIANE ROSSO IGP 2019 un vino difficile da interpretare, con terra e spezie scure che fanno a braccio di ferro con ciliegie e marasche soccombendo a queste nel lungo finale.
Un sorso pronto e birbante sostenuto da freschezze inaspettate.
FEUDO RAMADDINI
20ha tra Pachino e la Val di Noto.
“NASSA” GRILLO SICILIA DOC 2021 tra mazzi di fiori spuntano gli agrumi e note di erbe aromatiche.
Assaggio dinamico di buone freschezza e sapidità.
“NOTE NERE” NERO D’AVOLA NOTO DOC 2020 un po’ di pepe, un po’ di caffè, il giusto di anice, un tocco di rosa.
Fresco, pulito, semplice.
Serve altro?
FRANCESCO INTORCIA
A Marsala, Francesco Intorcia ha “ereditato” e porta avanti la Cultura dell’omonimo vino ma, come dimostra stasera, non solo.
“HERITAGE” MOSCATO SICILIA IGT passata la buriana della confettura d’albicocca, è un sospiro di frutta secca e caramello bruciato, quelli che, bambini, trovavate nei croccanti delle fiere di paese.
Ma appena il ricordo Vi spinge al sospiro, un soffio balsamico lava via le malinconie e fa strizzare l’occhio al domani.
BARONE SCAMMACCA DEL MURGO
Un’Azienda nata oltre un secolo fa (e con una “dependance” pure qui, nel Lazio).
Motore trainante il Nerello Mascalese (che da oltre Trent’anni è il protagonista anche nelle interpretazioni di Metodo Classico) ma senza dimenticare gli altri autoctoni.
“TENUTA SAN MICHELE” ETNA BIANCO DOC 2019 Catarratto e Carricante per un mix di vegetalità.
Un vino gioviale!
“TENUTA SAN MICHELE” ETNA ROSSO DOC 2017
Tutto Nerello di vulcaniche freschezze.
POGGIO DI BORTOLONE
15ha di vigneti nel Ragusano (ma ci sarebbero anche gli ulivi) coltivati dalla Famiglia Cosenza da più di tre secoli.
“FRAPPATO” 2021 troppo facile la battuta che scatta visto il periodo di Carnevale!
Un vino di fragole e sale, “easy” soltanto in facciata, chè vorrebbe attenzioni che l’occasione non consente.
Da riassaggiare con cura, me lo riprometto!
“CERASUOLO DI VITTORIA” 2019 ciliegie, more e prugne in una sottile trama tannica.
VALLE DELL’ACATE
“IL FRAPPATO” SICILIA DOC 2020 mix dinamico e didattico di ciliegia e agrumi di Sicilia intriso di mineralità.
Assaggio sbarazzino, coinvolgente e dal finale “tuttifrutti”.
“CERASUOLO DI VITTORIA CLASSICO” DOCG 2019 intriganti complessità di viole ed amarene mixate a macchia mediterranea e ricordi marini.
Richiami di dolci speziature introducono un assaggio leggero e bilanciato.
MAENZA
Un’Azienda giovane e ben impostata ma “tradita” purtroppo da qualche bottiglia imperfetta.
“BÉA” CATARRATTO TERRE SICILIANE IGP 2019 e “JACQUES” SYRAH TERRE SICILIANE IGP 2018 hanno indubbie qualità, ma stasera c’hanno voluto giocare un brutto scherzo!
Nel complesso era evidente che ci fosse ben più che sostanza, dunque: li aspetto con fiducia alla prova del prossimo assaggio.
ASSULI
Un’Azienda che da un paio di lustri lavora 120ha di Trapanese suddivisi in 5 appezzamenti tra Castelvetrano, Salemi ed i templi di Segesta.
“CARINDA” INZOLIA DOC SICILIA 2020 in una atmosfera debolmente fumée, frutta bianca, un cespuglio di ginestra, una balla di fieno e poi tanti agrumi conducono ad un sorso freschissimo e corrispondente e di calorica sostanza.
“FIORDILIGI” GRILLO DOC SICILIA 2020 un Grillo agile come l’insetto.
Salta qua e là tra ginestre e pesche per riposarsi infine su di un cesto di agrumi.
Sapido e leggero si allunga su intriganti note minerali.
“DONNA ANGELICA” LUCIDO DOC SICILIA 2018 tra fiori e frutti, sgomita una mandorla dolce e fa l’occhiolino l’agrume.
Assaggio coerente sostenuto da interessanti note di marino salmastro.
Chi direbbe che il 30% passa un po’ di tempo in botte grande!?).
“RUGGIERO” SYRAH DOC SICILIA 2018 un Syrah che mixa scure spezie orientali con freschezze boschive e frutti di bosco.
Sorso carnoso alleggerito dai tannini vivaci e da una brillante vena acida.
“FURIOSO” PERRICONE DOC SICILIA 2017 un naso complesso giocato tra rose appassite al sole dell’Isola, note scure di spezie e soffi mentolati.
Lungo il sorso, rotondi i tannini e sapido l’allungo finale.
“PASSITO” GRILLO DOC SICILIA 2017 confesso che era l’ultimo vino della serata e che ero un po’ stanchino (Cit. Forrest Gump), poi mi sono distratto seguendo i discorsi di uno che voleva per forza un Etna Bianco (qui, a Mazara del Vallo), comunque, ‘sto passito è davvero tanta roBBa!
Riesce a gestire la dolcezza con le amaricanti note del mallo di noce e l’alcol con freschezze inaspettate.
Una nota?
Le etichette, le etichette!!!
ED ORA?
Ora la solita “trepida attesa” per il prossimo Evento di GO WINE (io ce l’ho già segnato in agenda e Vo teneteVi pronti) ed il solito lavoro di approfondimento su quelle Aziende e/o quelle etichette che mi hanno regalato le emozioni più intense.
Produttori: teneteVi pronti, sto per romperVi le scatole!