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GoWINE presenta: VINI DI PUGLIA

IL COSA E IL DOVE

Il 2025 di GOWINE inizia dal Sud, da quel “tacco” dello stivale italico che nel singolare di Puglia cela la pluralità delle “Puglie” di quando andavo a scuola.

Un Territorio di molti territori che l’instancabile organizzatore ha raccolto negli spazi dell’Hotel PALATINO di Roma.

Nuova location per la solita vocazione di raccontare l’ampiezza del mondo vitivinicolo “a misura d’assaggio”.

GLI ASSAGGI

L’ho accennato anche sopra e l’ho scritto più volte: gli appuntamenti organizzati da GOWINE hanno dimensioni ormai sconosciute nel caleidoscopico mondo degli Eventi enoici romani.

Un numero giusto di Aziende, la faccia dei Produttori, la passione, la curiosità…l’essenziale e niente di più.

Comunque, era per me una serata complicata; poco tempo e vini per i quali, di norma, non “impazzisco”.

E proprio per quest’ultima cosa era il caso (passatemi il gioco di parole) che non mancassi.

Circa trenta gli assaggi dai quali ho estrapolato un “quasi podio” di due vini (SOLODUEVINI) e una “TOP ELEVEN” di etichette cui mi piacerebbe prestaste attenzione.

Come sempre il tutto è discutibilissimo ma, proprio per questo, Vi invito ancora una volta ad assaggiare, criticare, suggerire e…CONDIVIDERE.

QUELLI CHE NOVANTA

– MURGIA IGP NERO DI TROIA “DANDY” 2023, MAZZONE: un rosato “old style” già dal colore, affatto ammiccante, violaceo, che al naso racconta di sottili dolcezze di fragola e ciliegia rinfrescate da una intensa brezza eucaliptica; segue un bel mazzetto di erbe aromatiche e un intrigante contrasto di rose eleganti e sincera rusticità.

In bocca mostra muscoli ben definiti e una intensa sapidità rinforzata da tannini in sfrontata evidenza.

Chiude, esattamente come l’olfatto atteggiandosi a “dandy” ma orgoglioso del proprio animo contadino.

90- Punti ma, forse, di più.

– MURGIA IGP PASSITO “COLLEZIONE JAZZISTI” 2015, MAZZONE: interiorità di pesche sciroppate e mele macerate affiancano profondi sentimenti agrumi canditi.

Ma alla quiete della frutta segue una tempesta di marina sapidità e turbini di mallo di noce spingono inesorabilmente il calice verso la nostra bocca rivelando un assaggio travolgente, glicerico, strutturato…

Un abbraccio traviante sciolto solo dallo schiaffo salino della lunga chiusura.

Da bere ascoltando ODDS AGAINST TOMORROW del MODERN JAZZ QUARTET (performato live al BUDOKAN nel 1981).

91 i Punti di un vino che va ben oltre i punteggi.

GLI ALTRI

– PUGLIA IGP NERO DI TROIA BIO “NEOLITICO” 2021, TERRE DI MARIA: al naso, mentre mantiene la fresca sostanza del piccolo frutto selvatico, lascia che ci caliamo in una scura atmosfera boschiva e balsamica prima di concederci gentilezze di gerani e chiudere su intensità pepose e minerali.

In bocca mostra subito calore, viva freschezza e un fitto tessuto tannico prima di lasciare campo aperto alle more (spine comprese) e ad una decisa ematicità condita, nel finale da interessanti note vegetali di quasi tralcio.

88- – Punti.

– PUGLIA IGP SUSUMANIELLO BIO “NEOLITICO” 2023, TERRE DI MARIA: frutti rossi e fragranti sposano spezie pepose mentre la lama di ferro di una spada fende l’aria carica di liquirizia.

Morbido l’ingresso in bocca cui segue un sorso vivace e succoso con i tannini giusti per gestire il calore glicerico e un finale dedicato alle ciliegie “spiritose”.

87+ Punti.

– PUGLIA IGP PRIMITIVO BIO “TORRECLAVA” 2022, TERRE DI MARIA: inizialmente fiori poi la raccolta tardiva lascia libera la frutta rossa prende il sopravvento, seguono spezie scure di pepe e chiodi di garofano, una bella presa di tabacco, mineralità e graffi vegetali.

Sorso agile nonostante la mole e un colletto di frutto maturo un po’ troppo inamidato.

E mentre quei monelli dei tannini si impegnano a renderlo più interessante arriva una chiusura fatta di peposità e un ché di prugna secca.

87- perché si.

– PUGLIA IGP NERO DI TROIA “LINGUE DI TERRA” 2018, BORGO TURRITO: al naso mostra con eleganza e senza supponenza il proprio ricco corredo di mirtilli e ciliegie mature in una atmosfera di orientale speziatura fatta di note di chiodi di garofano e cannella prima di lasciare campo libero, in chiusura, a graffi di terra bagnata e soffi marini e balsamici.

Assaggio di grande sostanza, godurioso e reso ancor più piacevole dai domati tannini.

Forse (ma FORSE) l’avrei aspettato più lungo nella sua chiusura minerale.

88 Punti.

– PUGLIA IGP MOSCATO PASSITO “SÈTALE” 2021, BORGO TURRITO: sarebbe bannale fermarsi all’albicocca disidratata e alla frutta secca sotto miele.

Ben più interessanti sono le note resinose, quel filo di fumo che sale dritto, la carezza della lavanda.

In bocca le evidenti dolcezze sono pareggiate da freschezza e sapidità davvero stuzzicanti e il finale, regno degli agrumi canditi, stupisce con una sapidità quasi piccante che…me ne dai un altro goccio?!

88 Punti con, forse, un +.

– SALENTO IGP NEGROAMARO VALLE DELL’ASSO “PIROMÀFO” 2019, CANTINA FIORENTINO:

propone subito un olfatto scuro fatto di duro cuoio, dolcezze di tabacco e schiaffi di liquirizia, cacao e caffè.

Poi, dopo essersi brevemente disteso sui toni della piccola frutta rossa in confettura prende nuovamente vigore chiudendo con ricordi rugginosi e balsamici.

Sorso fresco, circolare e di adeguato equilibrio fresco sapido.

Non il mio vino ma, indiscutibilmente notevole.

88++ Punti.

Merita una nota (e forse qualcosa in più” il “campione di vasca” del Negroamaro rosato “GALATEA” che manca ancora di sprint ma che, sotto i piccoli frutti compiti ed educati, profuma di lavoro e fatica, non nasconde una nota come di pane raffermo e sorprende con un finale invidiabile fatto di frutta e sale.

A sentimento gli darei 88 Punti ma non sarebbe corretto giudicarlo adesso.

– PUGLIA IGP SUSUMANIELLO “VERSOSUD” 2022, I PASTINI: si presenta fumoso e cinerino prima di sciorinare la lunga pletora di frutta rossa sotto spirito e lasciarsi infine andare alle stuzzicanti note di spezie scure e alle folate balsamiche e di macchia mediterranea.

Il sorso è birbante e tenuto vivo dal bel contrasto tra la piccante sapidità, lo stuzzicante tannino e i ritorni di dolcezza fruttata.

87.5 Punti.

– SALENTO IGT CHARDONNAY “TERESAMANARA” 2023, CANTELE: Chardonnay, che altro?!

Giallo di pesche e frutta tropicale ahimè in eccesso, ravvivato da sottili peposità e tenuto poi insieme da un caldo abbraccio che sa di burro e pasticcere tostature.

Inaspettatamente più verticale il sorso, deciso nei toni fresco-sapidi, e con un invidiabile allungo coerente con l’olfatto.

Peccato per quei tropici un po’ troppo ostentati.

87- Punti.

– SALICE SALENTINO DOC “TERESAMANARA” 2020 RISERVA, CANTELE: scuro di prugne secche e visciole, pepe nero e cacao, rustico di cuoio non trattato e screziato di vegetalità e humus.

Sorso sostanzioso e avvolgente ravvivato dai tannini correttissimi e dalla vivacità dell’impronta fresco-sapida.

In chiusura schioccherete la lingua e, magari, ne chiederete ancora.

87++ Punti.

– MURGIA IGP BIANCO “TROUSSE” 2023, MAZZONE: una palette di balsamicità ed erbe aromatiche che pareggiano una frutta bianca che è mele, pere e pesche.

Chiude su freschezze agrumate introducendo un sorso di acuta freschezza e piccante sapidità minerale che, nel finale, sottolinea quasi chiudendo un cerchio, balsamicità mentolate e di liquirizia.

Si becca 88+ Punti e il mio personalissimo premio “SURPRAIS”.

– MURGIA IGT NERO DI TROIA “FILOTORTO” 2015, MAZZONE: esalta subito le proprie impertinenti doti balsamiche di menta e tabacco e si concede poi una breve pausa di riflessione fatta di more mature e non dimentiche dei rovi prima di distendersi in un lungo eloquio d’Oriente speziato.

E ci ricorda infine di origano e alloro prima di congedarsi su sottili tostature torrefatte.

In bocca calore e morbidezza affiancano stuzzicanti tannini e, mentre Vi perdete nella riproposizione dei descrittori olfattivi, si congeda da Voi con una lunga scia salina.

88- Punti.

E ORA?

Beh, adesso è il momento di dire GRAZIE a GOWINE per avermi ospitato ancora una volta e a tutti i Produttori che hanno avuto la pazienza di ascoltare i miei enodeliri e la carineria di trattarmi come uno che “beve ma non solo”.

Ed è il momento di rimboccarsi le maniche perché la stagione rovente degli Eventi sta arrivando e…ci sarà un sacco di lavoro da fare!

Roberto Alloi

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