IL COSA E IL DOVE
Lo scorso 17 Novembre, gli eleganti spazi di Palazzo Brancaccio a Roma hanno ospitato la presentazione della 34° Edizione della Guida BEREBENE, volume che, a firma GAMBERO ROSSO, raccoglie da sempre i migliori vini italiani con un invitante rapporto Qualità/Prezzo (sotto i 20€).
Un volume che propone 937 etichetta nell’insolita veste di una ben più che corposa carta dei vini, che non dimentica quei “punteggi” tanto cari a molti winelovers ma che, in principal modo, sottolinea etichette che, al di là del prezzo vantaggioso, non lesinano carattere e rispetto (del Territorio, del vitigno e del Vignaiolo).
Una guida che, mi auguro, possa finalmente porre sul gradino più alto i “vini base” delle Aziende e che possa magari contribuire, grazie anche all’impegno che GAMBERO ROSSO sta profondendo nella comunicazione, a riportare il vino sulle tavole di tutti i giorni.
GLI ASSAGGI
Tanto, troppo da assaggiare per uno solo (come sempre d’altro canto).
Per una volta avevo anche evitato di stilare programmi di massima ben sapendo che poi non sarei riuscito a rispettarli e quindi…
Fatte salve alcune etichette che avevo in testa mi sono dedicato a riempire gli spazi bianchi sulla mia personalissima mappa dei vini.
Un’occhiata di traverso a qualche etichetta ammiccante, il suggerimento di un amico Produttore, la dritta del vociare del numeroso pubblico che affollava le sale, il caso di un tavolo senza ressa, questa è stata la road map della mia giornata.
E alla fine beh…dopo una partenza al fulmicotone segnata da una gaffe con un Produttore cui ho detto candidamente che “pensavo davvero meglio” (giudizio poi motivato e, a malincuore, condiviso) ho cercato di perdere meno tempo possibile.
Dalla sessantina di etichette assaggiate ho estrapolato una personalissima “TOP TWELVE” che sottopongo al Vostro insindacabile giudizio (ci troverete “solo” due vini che si sono guadagnati il brano in abbinamento) cui mi piace aggiungere la citazione di qualcos’altro di interessante cui vorrei rivolgere più attenzione appena possibile.
Voi dategli una letta, assaggiate, criticate, suggerite e condividete (ma tanto so che vi fermerete alle prime due cose).
– TERRE DI CHIETI IGT PECORINO “SUD EST” 2023, ZAPPACOSTA (ABRUZZO): beh…confesso che, così d’acchito, non avrei azzeccato l’areale produttivo.
Minerale e marino in primis, lascia poi spazio al giallo di ginestre, susine e mele cotogne tenendovi sulle spine con la sottile vivacità della mandorla.
Forse meno fresco e sapido di quanto non avesse suggerito l’olfatto si lascia andare al calore di un sorso che si spegne, lungo, ritornando a quel mare che avevate subito percepito.
(86+/87 Punti).
– ALTO ADIGE SÜDTIROL ST.MAGDALENER CLASSICO DOC 2022, EBERLEHOF ZISSER (ALTO ADIGE): un vino schietto sin da quando si propone al Vostro naso.
Nitido come il cielo in montagna Vi lascia visualizzare viole e piccoli frutti di un bosco di cui non nasconde terra umida, muschio e intricate percorrenze.
Chiude su leggere speziature dolci e orientali senza dimenticarsi di un acuto fruttato di come amarena sciroppata.
Sorso elegante ed equilibrato, fa leva sulla vibrante sapidità e sui tannini stuzzichevoli per invitarVi a berne ancora.
(87– Punti).
– FALANGHINA DEL SANNIO 2022, FAPPIANO (CAMPANIA): una Falanghina che al naso comunica la calma che lo stesso nome del Produttore suggerisce.
Una distesa di camomilla…
E poi flash di mela Granny Smith, agrume, grassezze di nocciola e il contorno dolce della pesca.
Sorso che spiazza!
Glicerico e sostanzioso ma fresco e super-dinamico, di inattese freschezza e sapidità e con un finale dedicato alla frutta.
(87+ Punti).
– ROMAGNA DOCG ALBANA SECCO “ALBENA” 2023, ASSIRELLI (EMILIA ROMAGNA): confesso che mai come negli ultimi tempi ho avuto modo di assaggiare quell’Albana che fino a pochissimi anni fa ritenevo “bevibile” solo passito e…quante sorprese!
Tra le tante (e forse “soprattutto”), questa di ASSIRELLI si becca tutto d’un fiato i miei personalissimi premi “BOOM” e “TAPPETO VOLANTE”!
Un naso che Vi trasporta come Aladino sin sulla Mosella, a suon di ritmati picchi di strapiombanti dolcezze e sapidità minerali.
Un elettrocardiogramma fatto di melone, pietre bagnate, pesche gialle, agrumi monelli, miele…
E in bocca non fa sconti!
Ripropone e sottolinea a suon di tannini pistoleri, intona acuti dolci e salati proponendoli in lunga successione senza commistioni di sorta, con un taglio netto e strapiombante tra le due sensazioni.
Avrete appena il tempo di scuotere la testa sorridendo per la sorpresa, vorrete riassaggiare in fretta ma…quella chiusura di arancia amara Vi darà altri pensieri e allora li scaccerete allungando la mano chiedendo un refill del calice.
Davvero difficile confrontarla, assaggiatela!
(88+ Punti, ma solo per restare nel solco della mia “cattiveria”).
Da bere ascoltando FLY ME TO THE MOON di FRANK SINATRA.
– LAZIO IGT SANGIOVESE “TESHAM” 2019, TERRE DI MARFISA (LAZIO): anche se forse appena troppo marcate, le note della frutta rossa (marasche e visciole) tengono questo vino con i piedi per terra, marcandone vieppiù l’appartenenza a suon di cortecce verdi e sostanza minerale e lasciando all’Oriente delle spezie e alla sottesa balsamicità il compito di alleggerirne lo spirito.
– BENACO BRESCIANO ROSSO “DINAMICO” 2021, SINCETTE (LOMBARDIA): Barbera, Groppello e Croatina per acidità, tannino e polpa.
Al naso la frutta è polputa e sotto spirito e il cioccolato ci fa comunella a regalare la sensazione, se non di un boero, del Mon Chéri.
Non manca poi la gentilezza della viola, a contrasto di un graffio di come caffè e della sottile e pungente spezia ma, soprattutto, di un’atmosfera simpaticamente “selvatica”.
Il sorso, dinamico e scorrevole, evidenzia tannini ancora pistoleri ma non sufficienti a pareggiare la polpa del frutto in un finale, FORSE, un po’ troppo femminile.
Peccato.
(85/85+ Punti).
Il sorso è un manto di tannini ben tessuti che avvolge i descrittori olfattivi lasciandoli poi liberi nel lungo finale.
Gli manca un “quasi” ma…bel vino.
(87 Punti).
– PASSERINA DEL FRUSINATE IGT “DANTE” 2023, MARCELLA GIULIANI (LAZIO): il naso è segnato da un finocchietto selvatico cui le dolcezze di tiglio e frutta bianca tentano invano di mettere il morso.
Il sorso invece…
Mannaggia, si sdilinquisce in dolcezze di frutta matura facendogli perdere lo spirito da mustang e trasformandolo in docile destriero.
Prestando attenzione si riprende grazie a freschezza e sapidità e ad un finale in cui è l’arancio succoso a dire la sua.
Nonostante quel “mannaggia, un “trebbianaccio” cui prestare attenzione.
(85 Punti, ma potevano essere di più).
– OLTREPO’ PAVESE DOC PINOT NERO “SOLONERO” 2021, MANUELINA (LOMBARDIA): un Pinot Neroche “scivola” un po’ su un alcol appena troppo esuberante e che si impegna a nascondere il frutto maturo dietro a spezie e inattese tostature.
In bocca alza la testa puntando con orgoglio sulla propria gioventù scapigliata fatta si di corrispondenze ma, in primis, di tannini privi di vergogna e di un finale vegetale, ammiccante e dinamico.
Un sorso “beat” tutto da provare.
(86 Punti)
– FALERIO DOC PECORINO “ONIROCEP” 2023, PANTALEONE (MARCHE): un Pecorino che strizza l’occhio ai Riesling più “ignoranti”, con quel naso giocato sul ritmo incessante battuto dalla grancassa delle mineralità e accompagnato dallo “tz-Tz” dei piatti di pesca, melone e vispo agrume.
Verde di nespola e giallo di camomilla e ginestra chiude con un acuto di erbe aromatiche chiedendo quel sorso che libera, amplifica e capovolge la ridda di quei descrittori olfattivi che, da un incipit dolce-fruttato evolvono con erotica lunghezza in un finale salato e vegetale.
(89+ Punti ma…anche 90).
Da bere ascoltando THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY dei GENESIS.
– MARCHE IGT ROSSO “CORBÙ” 2021, CLARA MARCELLI (MARCHE): 80 parti di Montepulciano con un saldo di Cabernet Sauvignon che prova appena a fregarVi con i frutti rossi ma si allea ben presto al primo tirandone fuori quell’anima dura e vegetale troppo spesso celata.
Boschivo, racconta la corteccia e la resina in agguato mentre una presa di tabacco traghetta ad una chiusura che è quell’affilata spada di ferro che una freschezza ancora lungi dall’essere domata dal vetro evidenzia al primo sorso.
Chiude deciso su amaritudini geologiche dopo aver mostrato un tessuto tannico che, per quanto ordinato, abbisogna ancora di qualche colpo di spazzola.
Un vino da riassaggiare tra un bel po’.
(86 Punti con, forse, un -).
– PIEMONTE DOC ALBAROSSA 2020, FRANCO IVALDI (PIEMONTE): il naso, rosso di piccoli frutti, arancia e rose, si scurisce ben presto all’ombra del sottobosco, della macchia mediterranea e di una spezia che è chiodo di garofano ma non perde mai quel brio balsamico che è più di un sottofondo.
In bocca riempie, il tannino stuzzica e la sapidità accompagna per tutto il sorso fino al lungo finale in cui del balsamico torna la memoria.
(87/88 Punti).
– SOAVE DOCG SUPERIORE “VIGNA IL CASALE” 2022, VICENTINI (VENETO): il naso è un “purtroppo” di animo vulcanico assoggettato alle dolcezze di mela golden, acacia e camomilla.
Ci provano il fresco pompelmo e le vegetalità di sambuco e nespola a dargli una mano ma…
Il sorso evidenzia grande equilibrio, riuscendo a sottolineare una sapidità minerale che, in chiusura, diventa quasi marina.
Bello il finale amaricante che lascia indecisi tra mandorla e osso di pesca.
(86 Punti).
QUELLI CHE “NON NE HO SCRITTO MA”
– MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC “NATUM” 2022, AGRIVERDE (ABRUZZO): (86+ Punti).
– CERASUOLO D’ABRUZZO DOC “GIUSI” 2023, TENUTA TERRAVIVA (ABRUZZO): (87 Punti).
– ABRUZZO DOC PECORINO SUPERIORE “FILARI IN COSTA” 2022, PESOLILLO (ABRUZZO): (84+/85 Punti).
– VIGNETI DELLE DOLOMITI IGT MANZONI BIANCO “THEODOR” 2023, MAS DEI CHINI (TRENTINO): (86+ Punti).
E QUINDI?
E quindi GRAZIE in primis a GAMBERO ROSSO per avermi ospitato ancora una volta e a tuti i Produttori che hanno avuto la pazienza di sopportarmi e poi…
VIVA IL VINO!
Quello che non ha bisogno di blasoni per essere apprezzato, quello che sa riempire il cuore, elevare l’animo, arricchire una tavola, stimolare le chiacchiere, amplificare le risate, aumentare l’amicizia, trasformare l’amore in passione, far guardare la luna dimenticando il dito…
Continuate Voi, io vado a bere qualcosa.
SALUTE!