
IL COSA E IL DOVE
Lo scorso 16 Giugno, negli eleganti dello SPAZIO FIELD (PALAZZO BRANCACCIO) a Roma, il CONSORZIO ALTA LANGA ha organizzato per il mondo Ho.Re.Ca. e per la stampa una giornata interamente dedicata a quelle bollicine piemontesi di cui, pur essendo il più antico Metodo Classico d’Italia, troppo spesso ci dimentichiamo dell’esistenza.
Oltre 700 le presenze, 34 Produttori presenti, 3 masterclass e la presentazione ufficiale del Progetto “ONDE” quale elemento iconico degli Eventi del Consorzio.

L’ALTA LANGA
3 Provincie (Asti, Cuneo e Alessandria), 149 Comuni, 400ha vitati, non meno di 250m/slm la quota degli impianti, oltre 90 Produttori (e 90 viticoltori associati), 160 Etichette, più di tremilionidibottiglie, tutte millesimate e con almeno 30 mesi di permanenza sui lieviti, questi i numeri dell’ALTA LANGA.
Nata come consorzio nel 2001 ottiene il riconoscimento della DOC nel 2002 e della DOCG nel 2011 (con retroattività fino alla 2008) vinifica esclusivamente Chardonnay e Pinot Nero in bianco o rosato, Brut o Dosaggio Zero che non esitano a rimarcare la minerale sapidità di un Territorio che dall’appennino guarda le alpi e ascolta il respiro del mare.

GLI ASSAGGI
C’era tanto da assaggiare!
Tanto da assaggiare ma anche tanta gente in uno spazio che avrei preferito più grande.
Dribblando le inevitabili le code ai tavoli dei Produttori più blasonati ho avuto tempo per fermarmi altrove, scoprire nuove realtà, confrontare stesse etichette con assaggi passati, in una parola: imparare.
Tra la sessantina di etichette degustate ne ho scelte una quindicina da sottoporre alla Vostra attenzione, date una letta alle mie personalissime note di assaggio, segnalatemi qualcosa tra quello che mi sono perso ma soprattutto assaggiate e condividete!

QUELLO DA NOVANTA
– ALTA LANGA DOCG “SPECIAL CUVÉE” 2015 RISERVA, CONTRATTO: il naso percepisce distintamente agrumi canditi e intrighi di zafferano, frutta macerata, caramello salato, nocciole di pasticceria, note fumé e un’atmosfera di sottobosco umido e fungino intrisa di salmastre presenze.
Il sorso meraviglia e stupisce, elegante, dritto, privo di cedimenti, di inattesa serietà, coerente, centrato sui richiami alla nocciola e vergato con il sale.
90++ Punti.

GLI ALTRI
– ALTA LANGA DOCG “FOR ENGLAND ROSÉ” PAS DOSÉ 2021, CONTRATTO: decisamente minerale, racconta gesso e salgemma mentre propone tostature sottili e pasticcerie mandorlate di confetti e marzapane.
La freschezza del pompelmo rosa sposa infine un’idea di tavola e vecchi ricordi introducendoci a un sorso teso e affilato.
Quasi impaziente di proporre freschezza e sapidità ritma l’assaggio a colpi di piccoli frutti non ancora maturi.
L’etichetta?
Un plus che acchiappa l’occhio!
Da bere ascoltando “ENGLISHMAN IN NEW YORK” di STING.
89- Punti.

– ALTA LANGA DOCG “GIULIO I” PAS DOSÉ 2010 RISERVA, TOSTI: olfatto complesso, inizialmente boschivo, balsamico, resinoso, poi floreale d’acacia e profondamente salmastro, poi vanigliato e tropicale.
Il sorso ricalca l’olfatto con la classe consumata di un grande vecchio ma si percepisce come un senso di sospirosa stanchezza che freschezza e sapidità non riescono a lenire.
S’allunga con resistente persistenza su note amaricanti di liquirizia regalando in chiusura una netta presa di tabacco trinciato che sembra volerci invitare ad un assaggio “assoluto” in compagnia soltanto dei nostri pensieri (e magari di un buon sigaro).
88+ Punti, più che altro per rispetto e con tanta gratitudine per l’esperienza.

– ALTA LANGA DOCG “ZERO DE SAIGNÉE SBOCCATURA TARDIVA” PAS DOSÉ 2018 RISERVA, ENRICO SERAFINO: dolcezze di tiglio e miele baruffano con la scorza di cedro e la caramella al limone, mentre in parte se la ridono le nocciole tostate e una conchigliosa mineralità.
Sorso teso, una spada fresco-sapida dal doppio taglio affilato che non molla la propria impronta salina neppure nel lungo finale.
87++ Punti.

– ALTA LANGA DOCG “M+M 18 PERPETUELLE SBAGLIATO” EXTRA BRUT 2018, ENRICO SERAFINO: s’approccia al naso con una carezza di vaniglia che…
Poi è cedro candito, nocciole tostate, frutta gialla e mineralità soffusa.
Sorso di decisa, verticale freschezza, sostenuto dal ritmico incedere di sapidità e note agrumate.
Me l’aspettavo forse più lungo, ma mica si può avere tutto!
88 Punti.

– ALTA LANGA DOCG “480M” BLANC DE BLANC BRUT NATURE 2020 RISERVA, DELTETTO: olfatto panoramico che abbraccia i tropici ma si focalizza sulla scorza di cedro e sul bianco di pesca, zenzero, meringa e mandorla.
Il sorso è, diversamente, decisamente più verticale, ha freschezza da vendere e sapidità sintonizzata, intriga con i richiami fruttati ma non china mai la testa neppure nel finale.
88 Punti.

– ALTA LANGA DOCG “570M” BLANC DE NOIR BRUT NATURE 2020 RISERVA, DELTETTO: al naso gioca sul contrasto tra le dolcezze di pompelmo rosa, mela cotogna e gelso e le amaritudini di anice e mughetto passando per la nocciola, le arachidi e la pasta di mandorle sospeso su una nuvola di pirica mineralità.
Sorso di grande piacevolezza, fresco, agrumato e forse ferroso con un finale che ricorda la mela cotogna ma che è una dedica alla minerale sapidità.
88 Punti.

– ALTA LANGA DOCG “SEITREMENDA S2” EXTRA BRUT 2015, MARCO CAPRA: “SEITREMENDA” è un’idea prima che un vino (in realtà una serie di vini e un gioco), un nome che dice dei mesi di affinamento e che è una dedica accorata a (scopritelo Voi).
“SEITREMENDA” è la complessa semplicità del “meglio” in quel che nessuno pensa possa avere un “meglio”: il miglior sugo al pomodoro, la migliore camicia bianca, il miglior orecchino di perle…
E questo “S2” non sfuggirebbe alla regola se alla frutta secca e alle tre o quattro tipologie di mela che si riescono a identificare, alle lontananze di salvia non anteponesse il respiro profondo degli aromi di pasticceria, la creme brulée, la liquirizia, gli scoppi di pietre sbattute.
Il sorso è di birbante saggezza, citrino, minerale, corrispondente, scava nell’anima risvegliando risate e peccati.
Con il seguente è forse la sorpresa della giornata, di sicuro un vino che non vedo l’ora di riassaggiare con la calma che merita per dedicargli più di qualche parola buttata lì.
89 Punti.
p.s. attenzione all’ALTA LANGA DOCG “SEITREMENDA ROSÉ”!

– ALTA LANGA DOCG “NATURE” 2021, MARCALBERTO: già al naso si percepisce che qui sono saltati tutti gli schemi.
È un bosco di funghi quello in cui entriamo scavalcando il sottobosco umido di felci, rovi e piccoli frutti.
Poi è la volta di un accenno di anice e della ben presente nocciola tostata mentre alla frutta macerata si affiancano sottili peposità.
Il sorso inverte la rotta e gioca la carta della delicatezza per amplificare i descrittori olfattivi, calcando la mano sull’agrume maturo e su orientali note speziate.
Il sentiero degli zerosolfiti è una cresta affilata che va percorsa con attenzione e qui…non ci sono tentennamenti!
88+ Punti e il mio personalissimo premio “SURPRAIS”.

– ALTA LANGA DOCG “AIRALI” PAS DOSÉ 2021, TENUTA CARRETTA: naso intrigante che mixa balsamicità aromatiche a note di pasticceria, scorze di agrumi amari a dolcezze di quasi melone, fiori bianchi a mela grattugiata.
Poi camomilla, fiori di campo e nocciole fresche introducono a un sorso cremoso ma accuratamente affilato, di magica coerenza giocato sul ritmico alternarsi di astringenze agrumate, graffi salini e sottili piccantezze.
88+ Punti.

– ALTA LANGA DOCG “AIRALI” BRUT 2021, TENUTA CARRETTA: dalla stessa vigna del “PAS DOSÉ” un vino bicolore, “green” di salvia e scorza di lime e giallo di pesca e frutta tropicale che non dimentica pasticcerie di miele e croccante.
Il sorso strizza l’occhio all’equilibrio e fa leva sulla freschezza agrumata per risultare più accattivante.
Sottilmente sapido il finale di un bel vino cui manca però un po’ di polso.
87+ Punti.

– ALTA LANGA DOCG “COPPO” EXTRA BRUT 2019 RISERVA, COPPO: è subito pasticceria di nocciole tostate, miele e zucchero caramellato, poi nuvole di zafferano, agrumi, lampi gialli di pesca e mimosa e brezze minerali.
Sorso saporito, morbido ma che freschezza e sapidità mantengono costantemente vivo.
Chiude su ricordi d’agrume e sottolineature sapide invitandoVi a berlo con le gambe sotto il tavolo.
88 Punti con forse un +.

– ALTA LANGA DOCG “SEICENTO” PAS DOSÉ 2020, VITE COLTE: cedri e arance duettano con miele e croccante pasticceria, nocciole e crosta di pane appena sfornato sono vivacizzati da sottili piccantezze e la mineralità e una pirica nube che tutto avvolge.
Sorso elegante, intenso e voluminoso, di cremosa effervescenza e centrato sulle note di una frutta secca che, nel finale, regalano anche amaricanti carezze.
88— Punti.

– ALTA LANGA DOCG BLANC DE BLANC 2019, BRICCO MAIOLICA: tra nespole, ananas e bergamotto si fanno strada note pasticcere di biscotti appena sfornati, mandorla tostata e crema d’agrume mentre in chiusura s’affacciano erbe aromatiche e mineralità calcarea.
Sorso cremoso e solleticante, agile, di bella progressione fresco-sapida e con un finale di ricordi fruttati e minerali.
88—Punti.
E QUINDI?
E quindi GRAZIE al CONSORZIO ALTA LANGA per avermi ospitato, a tutti i Produttori che hanno avuto la pazienza di sopportarmi e a tutti Voi che avete avuto la pazienza di leggermi fino qui.
Al di là di qualche piccolissima imprecisione è stata una bellissima giornata all’insegna della Qualità e del Territorio, un Evento che si avvia a diventare un appuntamento da non perdere tra quelli dell’ampio panorama romano e di cui, personalmente, metto in agenda sin da ora un’Edizione 2026 che mi aspetto ancora più interessante.
