IL COSA ED IL DOVE
Dal 15 al 17 Dicembre u.s. Valentina Fabbri Biancone e Mario Bauzullo hanno organizzato la prima Edizione di DIFFERENT WINE, Evento dedicato a vini fuori dal comune, ad Aziende medio-piccole spesso dimenticate in carta dei vini e nelle nostre cantine, impegnate nella promozione del Territorio e nel recupero e valorizzazione di vitigni autoctoni misconosciuti.
Una tre giorni che ha richiamato numerosi winelovers ed addetti del settore in una location assolutamente nuova quale quella dell’ancora non inaugurato MEDITERRANEUM ACQUARIO DI ROMA (che ora so dove sta ma che, piccola bacchettata sulle dita degli Organizzatori, c’ho messo mezz’ora a trovare).
GLI ASSAGGI
Una ventina le Aziende presenti in rappresentanza di tutta la lunghezza dello stivale italico, per una proposta a misura d’assaggio.
Di seguito Vi potrete perdere nelle mie personalissime note d’assaggio.
Prendetene spunto per i Vostri prossimi assaggi.
IL PIEMONTE
CIABOT
130 anni di storia, 4 generazioni ed un patrimonio vitato che va dall’areale di Dogliani al Roero passando per le Langhe.
Una storia che racconta di passione, tradizione, innovazione, scommessa.
Ecco allora che bisogna scomodare Capitan America per promuovere il marchio SUPERPIEDMONT e l’idea di uscire dal Piemonte dei vini in purezza per approdare a quello dei blend.
Azzardato?
Staremo a vedere.
LANGHE DOC SAUVIGNON “BOSCODONNE” 2022: al naso sono il fieno tagliato e la foglia di pomodoro quelli che Vi strizzano l’occhio ed introducono gli accenti fruttati di nespola e frutta esotica mentre la chiusura è dedicata alle erbe aromatiche.
In bocca è beverino ben corrispondente all’olfatto, morbido ed appropriatamente fresco, con un finale piacevolmente sapido ed intrigantemente ammandorlato.
Tappo stelvin e piacioneria per un sorso di quelli “easy” di cui avremmo bisogno più spesso.
Da bere ascoltando “WOT” di CAPTAIN SENSIBLE.
LANGHE DOC BIANCO “ORO” 2021: Pinot Grigio e Sauvignon a mezzi per un naso che mixa sottili vegetalità ad orientali dolcezze speziate senza dimenticarsi di accennare alle tostature (peccato per un leggero sgarbo canforato).
Sorso brillante e di buona rispondenza, più sapido che fresco e con un finale di inattese dolcezze.
PIEMONTE DOC ROSSO “OPERA PRIMA” 2020: 60 parti di Dolcetto, 30 di Barbera ed il saldo di Nebbiolo per un naso di visciole e more di rovo, freschezze di menta e delicate di violette, graffi amaricanti di rabarbaro e soffi boschivi.
Sorso agile, di vivace freschezza e tannino che dice la sua ma con educazione, con un finale tuto frutta e balsamicità.
CABERNET SAUVIGNON “CAVEYA” 2020: un Cabernet Sauvignon che getta un ponte ideale tra le due sponde del Tanaro e colpisce per le note balsamiche di alloro e carcadè cui seguono piccanti freschezze speziate ed un frutto rosso che aggiunge ciccia ad un naso già interessante di suo.
Sorso che evidenzia succo e sostanza, di toniche spalle fresco sapide e chiusura piacevolmente speziata.
LANGHE DOC ROSSO “MEMENTO” 2020: blend di Dolcetto (60%) e Pinot Nero (40%) che i 20 mesi di legno segnano forse troppo attenuando la freschezza delle more di rovo e dei lamponi.
Interessanti la parte balsamico-mentolata ed i graffi di quasi anice.
In bocca, nonostante la morbidezza glicerica denota freschezza esuberante e tannini inaspettatamente vivaci, con un finale in cui il Pinot Nero sembra voler mettere tutti a tacere.
Un sorso un po’ spiazzante e forse “troppo” azzardato cui vorrei dedicare un secondo assaggio.
L’ALTO ADIGE
JOSEF WEGER
Cornaiano è frazione di Appiano e qui, da 6 generazioni, la storia del vino è scritta dalla Famiglia Weger.
3ha (più 5 di conferitori ultraselezionati) per una produzione che racconta un Territorio e la sua anima.
SÜDTIROL – ALTO ADIGE DOC MÜLLER THURGAU “PURSGLA” 2022: per essere un Müller Thurgau, il naso è già una sorpresa.
Profumatissimo di mela verde e sambuco, accenna a i tropici e firma con le erbe aromatiche.
Sorso teso e dinamico, con gli agrumi a dettare il ritmo e la potente, minerale sapidità a battere la grancassa lasciando alle erbe aromatiche la chiusura.
SÜDTIROL – ALTO ADIGE DOC SAUVIGNON “MYRON” 2022: olfatto di profonda e tipica vegetalità che, tra le foglie di pomodoro accende spot dedicati ad una pesca che si intravede protagonista in una prossima evoluzione.
Sorso dominato da una sapidità quasi aggressiva che poco spazio lascia a quelle grassezze che lo avrebbero reso molto equilibrato e che evidenzia un finale un po’ tronco.
SÜDTIROL ALTO ADIGE DOC GEWÜRZTRAMINER “AUSWAHL” 2022: naso che nel suo essere poco “Gewürz” evidenzia una complessità fruttata che ne migliora l’equilibrio olfattivo, evidenziando dolcezze di acacia, albicocca e pesca ben pareggiate da freschezze vegetali di erba limoncella e sambuco.
Sorso sostanzioso ed al contempo di grande piacevolezza, di muscolatura definita ma affatto pesante, con una chiusura di piccante sapidità.
Difficile resistere alla voglia di aprirne una seconda bottiglia.
Da bere ascoltando “LAST TRAIN HOME” del PAT METHENY GROUP.
SÜDTIROL – ALTO ADIGE DOC BLAUBURGUNDER (PINOT NERO) “AUSWAHL” 2020: al naso gioca con la confettura di frutti di bosco per poi mettere a segno la stoccata delle balsamicità speziate e della liquirizia porgendo, in chiusura, la delicata gentilezza di una rosa.
In bocca tanta sostanza, grande freschezza e sapidità a pareggio con un finale giocato a pari e dispari tra sapidità e sottili note amaricanti.
SÜDTIROL – ALTO ADIGE DOC LAGREIN “STOA” 2021: mirtilli e visciole riempiono il naso ma è nel sottobosco ombroso che si cela la sua anima, scura come la chiusura di spezie e liquirizia.
Sorso di grande sostanza eppure dinamicissimo, che denota verticale freschezza e tannini birbanti ma affatto maleducati con un finale tuttifrutti che richiama per gola un secondo bicchiere.
IL VENETO
PAOLO COTTINI
Una storia lunga 4 genrazioni con un oggi iniziato nel 2010.
7ha a Fiumane, nel cuore della Valpolicella, 60000 bottiglie suddivise tra 8 etichette.
Un’Azienda che con i vini appartenenti alle Denominazioni evidenzia radici profonde nella tradizione ma che non ha paura di mostrare il proprio lato “emozionale” attraverso dei vini IGT di assoluto interesse.
SPUMANTE BRUT “ZORE”: un Blanc de Noir da Corvina Veronese con un naso timido nel presentare i suoi piccoli frutti, i ricordi di pompelmo e la delicatezza dei fiori.
Sorso leggiadro, carbonica esuberante (troppo) e corretto bilanciamento fresco sapido.
LUGANA DOC 2022: anche in questo caso l’olfatto è timoroso ed è solo pian piano che lascia trapelare agrumi ed amaritudini di nespola e mandorla fresca arrotondate da una mela alla giusta maturazione ed un ché di esotico.
Molto meglio il sorso, caldo e varietale, reso snello dalla verve fresco-sapida.
VALPOLICELLA DOC CLASSICO 2022: in primo piano le viole e poi una bella vena fresca e fruttata di ribes, amarena ed anche anguria con un sottofondo di frutta secca non ancora matura e leggero sottobosco.
Sorso non particolarmente caldo e morbido, segnato dalla viva freschezza e dai vivaci tannini, con un finale di minerale sapidità.
VALPOLICELLA RIPASSO DOC CLASSICO SUPERIORE 2020: naso maschio, che evidenzia un sottobosco ombroso di radici e corteccia prima ancora della frutta scura, dl tabacco, del cuoio e dell’agguato dei graffi balsamici.
Sorso morbido, di femminile dolcezza (pur nel suo essere assolutamente “dry”), di fruttosità quasi fragolosa ma…con la sorpresa di un fondo dl bicchiere terragno e quasi fungino.
Davvero molto interessante.
ROSSO VERONESE IGT “PA.CO. SENSAZIONI DI PAOLO” 2020: Ripasso si ma sulle bucce dl Syrah per un naso birbante che delle spezie propone le piccantezze e le dolcezze d’oriente, il selvatico dei piccoli frutti e la delicatezza delle rose.
Sorso simile al precedente ma decisamente più brioso, di dinamica tannicità e con una chiusura che mixa frutta rossa matura a friccicori di spezie.
Bello.
Da bere ascoltando “SENSATIONS” degli ALPHAVILLE.
IGT ROSSO VERONESE “CASTRUM” 2018: al naso il frutto è maturo e si accompagna alla dolcezza di vaniglia e noce moscata per contrastare le amaricanti tostature di nocciola e caffè, il cacao amaro, la freschezza dell’anice e la sottile speziatura.
Sorso che spingerebbe sulle morbidezze ma che le larghe spalle fresco-sapide ed il tannino ben tessuto gestiscono e pareggiano conducendo ad un finale di decisamente speziato.
AMARONE DELLA VALPOLICELLA DOCG CLASSICO 2018: colpisce l’intensa balsamicità, quella delle bucce d’arancia sull’economica e quella del timo.
Arrivano poi prugne e visciole in confettura, dolcezze speziate di cannella, noce moscata e tabacco ed una bella nota di cioccolato fondente.
Sorso pieno, muscolare ma non opulento, decisamente sapido ed un po’ meno fresco, tannini integrati ma vispi ed una chiusura decisamente minerale.
VENETO IGT PASSITO “SCRIBA”: un Recioto con l’aggiunta di una parte di Rebo per stondarne le note amaricanti del finale.
Il naso ruota attorno alle note di fichi ed uva passa cui le more di rovo provano ad aggiungere squilli.
Seguono le dolcezze caramellate della glassa di zucchero e della cannella.
Sorso molto coerente e ben più fresco di quanto atteso, tannini ben integrati e chiusura dedicata alla frutta.
Dedicatelo ai formaggi.
LA TOSCANA
ENOFORIA
Costola dell’Azienda agricola AUTUMNALIA e figlia della volontà di Paola Presti.
Siamo a Magliano in Toscana (GR), in quella Maremma che dall’Argentario degrada verso il Tirreno, 1ha di vigneto dedicato essenzialmente all’autoctono e praticamente dimenticato Pugnitello per il quale l’Azienda si è meritata la nomina ad “AGRICOLTORE CUSTODE” nell’ambito del programma sulla biodiversità della Regione Toscana.
TOSCANA IGT ROSATO “PUGNITELLO ROSÉ” 2022: un naso che dei campi ricorda il fieno ed i fiori, della frutta la mela (soprattutto la buccia) ed un tocco di ciliegia, la dolcezza della caramella d’orzo, le amaritudini di salvia e rosmarino e…una nota forse un po’ sgarbata di brett che non ci voleva.
Sorso un po’ diverso da quanto l’olfatto avrebbe fatto supporre, succoso, di agrumata freschezza, tannico quanto deve e decisamente sapido con un finale dedicato alle erbe aromatiche.
Si becca il mio premio “PECCATO” per quel naso che, monello, mi costringerà al piacere di riassaggiarlo.
TOSCANA IGT ROSSO “INCHIOSTRO” 2020: metà Pugnitello e metà Cabernet Sauvignon con quest’ultimo a dettar legge.
Naso che evidenzia frutti di bosco e ciliegia, lo scuro della terra bagnata e delle spezie, la gentilezza della viola, la nota amaricante della china e ben più di un bel respiro balsamico
Sorso dinamico e caldo, garbato nella proposta tannica e di ritmata freschezza, con un lungo finale dedicato alle spezie.
TOSCANA IGT ROSSO PUGNITELLO 2019: frutto della prima vendemmia evidenzia al naso prugne e ciliegie, freschezze di arancia rossa, macchia mediterranea, alloro e sottili speziatura e sottobosco.
Sorso che evidenzia una bella verve fresco-sapida, tannini ancora spadaccini ed una chiusura di decisa, marina sapidità.
Ne riparliamo tra, diciamo…tre anni, intanto mi intriga parecchio.
Da bere ascoltando “ORBETELLO ALI E NOMI” di FLAVIO GIURATO.
L’UMBRIA
TENUTA DI SARAGANO
Montefalco, Gualdo Cattaneo, 230ha di cui 15 vitati con le vigne più alte di Montefalco, solo vigne vecchie ed in parte a piede franco per il 100% Sagrantino.
Vini territoriali, non omologati e riconducibili
SPUMANTE BRUT “SEGRETO DI FAMIGLIA”: il perché di uno spumante (da Riesling per di più) è un “segreto di famiglia” che Vi invito a scoprire (vabbè, Vi do un aiutino e Vi dico che ha a che fare con la passione per lo Champagne di una signora).
Profumato di fiori bianchi ed agrumi richiede subito quel sorso che ne evidenzia brio ed assenza di sussiego.
“Piacione” con garbo, peccato per una effervescenza un po’ troppo esuberante.
MONTEFALCO DOC BIANCO 2022: Trebbiano Spoletino con una iniezione di Grechetto per un naso che racconta contrasti: dolcezze balsamiche del tè contrapposte ad amaritudini di quasi carciofo e frutta gialla stramatura che rivaleggia con la salvia su uno sfondo di leggere piccantezze e note fumé.
Sorso pieno ed avvolgente, che evidenzia grassezze gliceriche e fruttate e contenuta freschezza, con un allungo di amaricante vegetalità sottolineato dalla sapidità quasi piccante.
Si becca il mio premio “SURPRAIS”.
Da bere ascoltando “SURPRISE, SURPRISE” dei ROLLING STONES.
MONTEFALCO ROSSO DOC RISERVA 2018: 60 parti di Sangiovese, 20 di Merlot e 20 di un Sagrantino che lascia il primo ad occuparsi delle amaritudini ed il secondo a fare da paciere.
Naso che racconta la pienezza fruttata (forse appena troppo piena) di more e mirtilli, le freschezze balsamiche di tabacchi, alloro e legni nobile, un appena di humus ed il giusto di amaricante rabarbaro.
Sorso segnato dall’irruenza giovanile dei tannini e da una freschezza che ben compensa la morbidezza alcolica, di onesta sapidità e chiusura lunga (davvero) e fruttata.
Giovanissimo, lo aspetto alla prova del tempo.
MONTEFALCO SAGRANTINO DOCG 2016: annata in commercio per un Sagrantino che ben rappresenta la filosofia produttiva dell’Azienda.
Già il naso preannuncia un viaggio che, vista la tipologia di assaggio, sarà per forza di cose troppo breve.
È un rincorrersi di ciliegie succose, ombrosità boschive che raccontano humus e felci, respiri balsamici di eucalipto e sacralità d’incenso, tostature di tabacco e cacao, un quid di camino…
Sorso di inattesa freschezza, che mostra la muscolatura dell’atleta ma non quella del body builder e tannini eleganti (ma che indossano le sneakers).
Anche per lui appuntamento a tra qualche anno (e la curiosità di assaggiarne uno proveniente da un’annata un pochino più fresca).
UMBRIA IGT ROSSO PASSITO: appena segnato dall’alcol, il naso racconta confettura di visciole e boeri, spezie scure ed orientali, un accenno di cuoio e sigaro.
Sorso che t’aspetti segnato dalle dolcezze e che invece evidenzia una freschezza affilata, ben coadiuvata dal sottile grip tannico e dalla gustosa sapidità.
Un chicca.
UMBRIA IGT ROSÉ “ELIETTE” 2022: naso femminile e leggiadro, che dice di melagrana e si schermisce dietro i fiori quasi a non voler disturbare con le erbe aromatiche.
Sorso invece più maschile che, pur con grazia, non si vergogna del proprio essere Montepulciano rivelando sottilissima vegetalità e carezzevole trama tannica chiudendo piacevolmente saporito.
ED ORA?
Ora è il momento dei ringraziamenti, agli Organizzatori che mi hanno cortesemente dato ospitalità ed ai Produttori che hanno avuto la pazienza di sopportarmi ed offrirmi un calice di emozioni.
Ed è anche il momento di darVi appuntamento al DIFFERENT WINE del 2024.