
IL COSA ED IL DOVE
Dovete fare un piccolo passo indietro e tornare all’incipit dell’Evento che Vi ho presentato la settimana scorsa.
EUR, Centro Congressi BARCELÒ ARAN MANTEGNA il “dove“.
ROME WINE EXPO (by RISERVA GRANDE) il “cosa“.
A corollario della manifestazione ben 10 Masterclass tra cui quella, protagonista del tempo che vorrete dedicare alla lettura delle mie poche parole, dedicata al FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER“ di FONTANA CANDIDA.
FONTANA CANDIDA: un’Azienda, “IL” Territorio
Se da un lato è vero che il Lazio (e Roma in primis) sono forse il posto dove si vende meno vino “locale”, dall’altro è anche vero che quello del Frascati è diventato un vigneto talmente piccolo che potrebbe non bastare per Roma.
Comunque, due parole su FONTANA CANDIDA bisogna dirle.
E per dirle non si può non scomodare quella parola “Territorio” che è spesso spesa solo come i soldi spicci nei discorsi dei magnati.
Diverso è il caso di questo termine quando, Produttori illuminati come FONTANA CANDIDA ne fanno il fulcro di un lavoro mirato a ridare lustro e prestigio ad un areale produttivo che di onte ne ha subite davvero troppe.
Dalla nascita, alla metà del Secolo scorso come “Società Agricola”, a “costola” del GRUPPO ITALIANO VINI di strada ne è stata fatta tanta, ed oggi il risultato è un riuscito mix di Storia, Qualità e grandi numeri.
È stato un lavoro impegnativo, che ha coinvolto quasi 200 conferitori storici operanti nei Comuni di Frascati, Roma, Grottaferrata, Montecompatri e Monteporzio Catone oltre a professionisti di grande valore come l’enologo Mauro Merz che, nell’occasione, ci ha magistralmente portato per mano durante questa verticale.
Un lavoro che ancora non è terminato e che continua ad essere fatto di obiettivi che alzano costantemente l’asticella.
FRASCATI SUPERIORE DOCG “LUNA MATER”:
LUNA MATER, che è un po’ il biglietto da visita di FONTANA CANDIDA, veste anche i panni del portacolori di un vino che, dall’epoca del massimo splendore di Tusculum, passando per la mensa di Papa Paolo III Farnese, è stato sempre nominato come “IL” Frascati.
Ahimè ci sono stati anni bui, ma oggi si respira un’aria nuova ed il futuro, grazie a molti Produttori illuminati, sembra essere abbastanza radioso.
LUNA MATER ha molto del Frascati di un tempo (forse pure troppo, ma parlo per me): le uve migliori, mature il giusto (e pure ’n po’ deppiù), le bottiglie messe a riposare nelle grotte scavate nel tufo…
LUNA MATER ha un nome che, se dovessi seguire la “cartella stampa”, sa più di filosofia che di sostanza.
Ma salvare una idea della “LUNA” quale “Virgilio” di quel viaggio che porta l’uva dalla vite al calice mi piace.
Ed è con lo spirito di un Dante che segue “lo duca suo” che mi approccio ad un viaggio nel tempo che, dal futuro (le annate 2020 e 2019, tecnicamente, non esistono ancora), mi riporterà indietro di 15 anni.
LA VERTICALE
Beh, lo sapete, io non sono un fulmine con le parole e quelle dedicate a questa “esperienza” avrei voluto “pesarle” di più ma…
Vabbè, meglio che non Vi dica.
Vi lascio invece a 13 anni di un vino che, secondo me, non si possono raccontare (o, per lo meno, io temo di non essere all’altezza di farlo): vanno assaggiati e conservati nel proprio cuore.

1: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2020 (ANTEPRIMA) – FONTANA CANDIDA:
Nella prima annata in cui “scompare” il sughero, frutta e soprattutto fiori sono il palcoscenico olfattivo che prelude ad un sorso di grande freschezza e decisamente agile.
Nel complesso un pochino scomposto nei sentori con quelli duri, vulcanici e di mandorla, che alzano la voce.
2: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2019 (ANTEPRIMA) – FONTANA CANDIDA:
Rispetto al precedente aumenta la mineralità e alcuni “solisti” iniziano ad accordarsi al resto del coro.
Ben definito e netto lo spettro olfattivo e coerente l’assaggio.
Davvero lascia ben sperare.
3: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2018 – FONTANA CANDIDA:
Un’ouverture gessosa e iodata apre a fiori di campo, frutta gialla, agrumi ed erbe aromatiche.
Si apprezza una maturazione della pesca e della mela (della Golden c’è pure la buccia) cui fa seguito un pugno di frutta candita, sbuffi di biancospino e una buona dose di mandorla fresca.
Sorso avvolgente, corrispondente e progressivo che finisce sapido e di mandorla verde ma non dimentica ricordi d’agrume.
4: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2017 – FONTANA CANDIDA:
Paradossalmente fresco (in una annata come la ’17)!
Naso di grande complessità che evidenzia mela, lime, macchia mediterranea, basilico, mandorla e graffi minerali.
Assaggio sapido ed agrumato perfettamente anglosassone che s’allunga di composta mineralità.
Per me top
5: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2016 – FONTANA CANDIDA:
Nell’unica annata in cui ha fatto quella malolattica che tanto cercano di evitare e legno nuovo, riesce comunque a stare in equilibrio su quella cresta affilata che separa i precipizi di alcol da quelli di vaniglia senza soffrire di vertigini.
Il naso si apre su spezie dolci che introducono giallezze di fiori e frutta (ahimè anche tropicale), cenni d’agrume, erbe aromatiche e brezze marine.
Sorso morbido e bilanciato, tutto sommato corrispondente, di buona progressione e lunghissima persistenza sapida e minerale.
“Mens” nordica in “corpore” mediterraneo.
6: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2015 – FONTANA CANDIDA:
Questa è forse l’annata in cui l’alcol (componente fondamentale del Frascati) sembra calare l’asso di briscola.
Non si avverte, per carità, ma è una sorta di abbraccio glicerico che stringe al petto pasticcerie di frutta esotica e pera.
Un po’ in affanno la spinta verticale, quasi “schiacciata” dal peso di un vino che, nel bicchiere, ha una densità che sembra andare oltre quella materica.
Probabilmente il più “masticabile” della serie.
7: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2014 – FONTANA CANDIDA:
Un tripudio di spezie dolci per un vino che, in sala, ho sentito definire “verticale”.
Io l’ho trovato di un’ampiezza da orizzonte lontano cui le altezze dei Castelli Romani fanno solo contraltare.
Mi verrebbe voglia di paragonarlo ad un Sauternes ma: No!
Questo (anche questo) è Frascati!
Diversamente Frascati.
8: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2012 – FONTANA CANDIDA:
Se non sbaglio la prima annata DOCG SUPERIORE.
Per quanto in ottima forma, sciorina un naso un pochino scomposto che inizia con i fiori di campo, vira sul calore della mela Golden matura e tira fuori un insolito vegetale di lattuga che tende a coprire sbuffi di erbe aromatiche..
Assaggio che conferma la poca coordinazione olfattiva ma pieno, caldo, salato, avvolgente e, tutto sommato, appagante.
Finale a due voci tra gentilezze floreali e mineralità urlate.
9: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2011 – FONTANA CANDIDA:
Un naso dritto e complesso di frutta (peccato per quella esotica): mela, pera, melone, schizzi di cedro, fiori di campo ed aromaticità di timo e salvia.
Assaggio più morbido ed equilibrato (assolutamente non piacione), di buona freschezza e mineralità, giocato sul tira e molla tra dolce ed agrume.
Affascinate con il suo lasciare la bocca secca e la sua persistenza da maratoneta.
10: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2010 – FONTANA CANDIDA:
Forse il termine più corretto per descriverlo è “opulento”.
Ma non dovete immaginarvelo come il “Jabba the Hutt” di STAR WARS perchè qui c’e tutto il gioco di gambe di un “Alì”.
Una impegnativa frutta secca schiaccia la croccantezza della frutta bianca ma nulla può contro la freschezza dell’agrume ed una latente piccantezza.
Assaggio dritto, frescofresco e di bella dinamicità.
Non so perchè e probabilmente non importa ma: forse poco Frascati.
11: RASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2009 – FONTANA CANDIDA:
Se è vero che le annate calde riducono l’olfattiva, questa è l’eccezione che conferma la regola.
Frutta bianca a gogo introduce ad amaritudini di salvia e mandorla verde e, dopo un’idea di miele, sfocia in mineralità didattiche.
Glicerico e piacevolissimo, acchiappa con una verve fresco-sapida che ben contrasta le dolcezze.
Chissà perchè mi ricorda la 2011?!
12: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2008 – FONTANA CANDIDA:
La prima annata di legno.
È la frutta secca ad aprire le danze, ma subito le si accostano frutta gialla, cedro candito e delicate peposità a contrastare accenni di burro ed una nota di vaniglia ben presente ma affatto fastidiosa.
Il sorso, caldo e di morbido abbraccio, è un susseguirsi di spallate minerali e carezze di frutta.
Ahimè non lungo quanto credevo.
13: FRASCATI SUPERIORE DOCG RISERVA “LUNA MATER” – 2007 – FONTANA CANDIDA:
Colpisce con un gancio di frutta esotica ma è l’albicocca disidratata che poi presidia il centro del ring.
L’atmosfera è di pasticceria anni ’70, tra creme, zucchero a velo e canditi.
Bisogna aspettare eh, però arriva anche il momento del territorio con la sua vulcanica mineralità, a volte piroclastica, a volte più grassa e gessosa.
Assaggio cremoso di sapidità minerale piuttosto che marina in cui la surmaturazione si avverte e si fa apprezzare col suo dare struttura.
Mi ricorda, in parte, la 2010.
Manca forse un po’ di verticalità, ma poco importa: davvero ancora in gamba!

IN CHIUSURA
In chiusura non ho più molto altro da dirVi.
Magari dovrei scusarmi per il metodo un po’ asettico con il quale ho presentato le diverse annate ma, davvero, non m’è venuta in mente nessuna soluzione alternativa (per il futuro accetto suggerimenti).
È stato davvero un bellissimo viaggio nel tempo che vorrei avere avuto i miei tempi per intraprendere (a me servirebbero almeno un paio di giorni per ciascun vino per poter capire quello che ha da dirmi).
Il minimo che possa fare è ringraziare RISERVA GRANDE per l’opportunità datami, FONTANA CANDIDA per le emozioni che m’ha saputo regalare e Voi per aver letto le mie poche ed inappropriate parole.
Per il resto, l’unica parola che potrebbe descrivere questa giornata è: SILENZIO…