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Ottobre 28, 2021 da admin

TRE BICCHIERI 2022

VINI D’ITALIA 2022: LA PREMIAZIONE DEI “TRE BICCHIERI”

IL COSA ED IL DOVE

 Due giorni mooolto intensi al MARRIOTT HOTEL, sono stati quelli proposti da GAMBERO ROSSO per la presentazione al pubblico di tutti i vini che si sono meritati gli ambiti “TRE BICCHIERI” assegnati dalla guida “VINI D’ITALIA”.

10 regioni per ciascuna serata, tanta Qualità, tanti Produttori presenti e troppe cose da assaggiare sono staiti un bel banco di prova per il sottoscritto che, come da copione, ha tenuto botta la prima giornata ma nella seconda si è lasciato andare alle chiacchiere ed ha liberato le emozioni.

 Comunque, tante conferme (nel bene e nel male) e tante belle sorprese viaggiando da Nord a Sud.

 Qualche appunto organizzativo potrebbe riguardare la poca disponibilità di alcune etichette (cosa che ha fatto arrabbiare diverse persone poco propense ad andarsi a cercare qualcosa di nuovo e magari più interessante) ed il fatto che il “povero Sud”, posto in fondo alla sala, sia stato raggiunto solo da quei pochi che sono riusciti a sopravvivere agli assaggi delle prime file.

 Nel complesso, però, una gran bella manifestazione, forse unica, elegante e curata nei dettagli, che ha consentito a noi “servi del calice” di non sapere davvero da dove cominciare!

Quello di seguito non è che un breve riassunto di emozioni, diviso nell’arco temporale delle due serate ed incompleto per l’impossibilità di completare un tour davvero TROPPO lungo ed impegnativo per i poveri diavoli come me.

Me ne scuso sin d’ora con gli Organizzatori ed al contempo mi scuso con i Produttori citati, quelli che saranno costretti a leggere sciocche parole inadatte a descrivere quei tesori che ho avuto la fortuna di poter assaggiare.

DAY #1

VALLE D’AOSTA

– VALLE D’AOSTA DOC PINOT NERO “SEMEL PATER” – 2019 – MAISON ANSELMET

 Spalle larghe e profumi!

 La Vallée silenziosa e verticale delle vette d’Europa e quella urlante della Dora.

 Spezie e visciole fino a tabacco e anice portano ad un assaggio di vellutati tannini ed alpinistica resilienza.

 VALLE D’AOSTA DOC PINOT NERO “SEMEL PATER” – 2019 – MAISON ANSELMET

– VALLE D’AOSTA DOC CHARDONNAY “770” – 2019 – ROSSET TERROIR

 Spalle larghe a supportare agrumi, e spezie bianche in una nuvola fumé che sa tanto di rifugio alpino.

 Settecentosettantametri di vera Valle d’Aosta in uno Chardonnay davvero da provare.

VALLE D’AOSTA DOC CHARDONNAY “770” – 2019 – ROSSET TERROIR

PIEMONTE

– BAROLO “GINESTRA” RISERVA – 2013 – PAOLO CONTERNO

 Mirtillo e scorza d’arancio ma pure le felci del bosco in un quadro olfattivo di grande complessità.

 Il sorso danza tra disarmanti freschezze e tannini “persiani” conducendo ad un lunghissimo finale.

 BAROLO “GINESTRA” RISERVA – 2013 – PAOLO CONTERNO

– BARBERA D’ASTI “BOSCO DONNE” – 2020 – GIANNI DOGLIA

 Una Barbera femmina, misteriosa (d’altronde, il bosco…), graffiante.

 Luminoso e croccante di ciliegia, scuro di terra, cioccolato e caffè.

 Difficile rinunciare al secondo assaggio, forse la cannuccia aiuterebbe!

 Quanto me piace!

A lei va il mio premio “W LE DONNE“!

BARBERA D’ASTI “BOSCO DONNE” – 2020 – GIANNI DOGLIA

– BAROLO CANNUBI – 2017 – RÉVA

 Vince sicuramente il premio “FORTUNA”, per il fatto di essere stato un assaggio casuale che difficilmente dimenticherò.

 2000 bottiglie, fermentazione spontanea, tini aperti refrigerati (!!!), rispetto per i lavoro dei lieviti che deve essere lento e certosino (pussa via stress!).

 Poi acciaio e botte grande Stockli non tostata (e se comincia a diventare comune tra le Aziende che mi sorprendono ci sarà un perchè).

 Un amplissimo bouquet che spazia dalle visciole alla liquirizia passando per lavanda e mineralità monfortine sorretto da un assaggio setoso e di accecante vena fresco-sapida.

 Un Barolo decisamente “out of the box” ed oltremodo birichino che ben inquadra un’Azienda giovane, “metal”, che gioca su freschezze e bevibilità e che spero mi perdonerà se gli romperò le scatole per saperne di più ed assaggiare con la dovuta calma.

 Una nota, in calce, la meritano le etichette “anarchiche” di Pietr Nikel (che sta pure al MoMA di New York) assolutamente rispondenti a Prodotto e Produttore.

BAROLO CANNUBI – 2017 – RÉVA

– GRIGNOLINO D’ASTI “MONFERACE” – 2016 – TENUTA SANTA CATERINA

 Un altro esempio, nel brevissimo tempo, di come l’Associazione Produttori Monferace, abbia idee chiare e costruttive riguardo il rapporto tra Storia, Territorio e Prodotto.

 Classicamente moderno.

 Impianti che c’hanno mezzo secolo e vinificazione “alla piemontese” per un risultato di sorprendente e moderna beva che ben rispecchia lo spirito dei Monferrini.

 Prugne, more, rose rosse, pepe…chi più ne ha più ne metta!

 Un assaggio intrigante e balsamico sorretto da una fitta trama tannica.

 Un vino “di classe”, “IL” Grignolino: quello “quotidiano, quello da salsicce e fagioli.

Anche qui mi piace spendere qualche parola per l’azzeccatissima etichetta che fa riferimento alla  leggenda che si cela dietro il nome Monferrato (e che Vi invito a scoprire da soli).

GRIGNOLINO D’ASTI “MONFERACE” – 2016 – TENUTA SANTA CATERINA

– BARBERA D’ASTI SUPERIORE “LA LUNA E I FALÒ” – 2019 – VITE COLTE

 Ce n’è tanto di naso: more, rose, noce moscata una nebbiolina balsamica.

 Un assaggio assolutamente fresco ma forse un po’ troppo arrotondato ed insistente sui toni della frutta.

 Va bene che la Barbera è “femmina”, ma questo è, a mio modestissimo parere, “da donna”.

BARBERA D’ASTI SUPERIORE “LA LUNA E I FALÒ” – 2019 – VITE COLTE

LOMBARDIA

– VALTELLINA SUPERIORE SASSELLA “STELLA RETICA” – 2017 – AR.PE.PE.

 Un acronimo che, pur celebrando la Famiglia Pelizzatti Perego, c’ha un non so che di “romano” che fa molto figo.

 E molto figa deve essere la produzione che, se prendo questo Nebbiolo come esempio, mi sa di giovane e fuori dagli schemi (avverto sin d’ora la Proprietà che dovrà sopportare il mio ficcanasare per saperne di più ed assaggiare anche altro con, soprattutto, l’attenzione dovuta). 

15ha di Valtellina e 100000 bottiglie.

 Un Nebbiolo verticale come la NE del Pizzo Badile.

 Viole, humus e menta, sembrano essere una successione di appigli più che delle pagine da sfogliare.

 Completissimo ed adrenalinico rivela un assaggio che invita alla rilassatezza del triclinio ed alla terza bottiglia (chè pure due sono poche).

Si aggiudica, a mani basse, il mio premio “PROPRIO IN CIMA NON ARRIVI MAI“.

VALTELLINA SUPERIORE SASSELLA “STELLA RETICA” – 2017 – AR.PE.PE.

– FRANCIACORTA EXTRA BRUT “ANIMANTE” – BARONE PIZZINI

 Un gran naso a spaziare dagli agrumi ai prati alpini (con l’ormai immancabile ananas a fare da spettatore).

 Un assaggio diretto e senza inganni con un perlage un po’ troppo esuberante (ma che, d’altra parte, sta bene con il nome del vino).

FRANCIACORTA EXTRA BRUT “ANIMANTE” – BARONE PIZZINI

– FRANCIACORTA BRUT “TEATRO ALLA SCALA” – 2016 – BELLAVISTA

 Un naso sbarazzino, verde di lime e mandorla su intriganti note ferrose.

 Un assaggio elegante (oserei dire da “prima”), sferico ma robusto, ed un lungo finale.

FRANCIACORTA BRUT “TEATRO ALLA SCALA” – 2016 – BELLAVISTA

– FRANCIACORTA NATURE “’61” – 2014 – GUIDO BERLUCCHI & C.

 Giocato con eleganza tra agrumi e granny smith, propone con brio erbe aromatiche e crosta di pane.

 Arrembante e di assoluta rispondenza l’assaggio di un “Brut Nature” che non si direbbe.

FRANCIACORTA NATURE “’61” – 2014 – GUIDO BERLUCCHI & C.

– FRANCIACORTA DOSAGE ZERO CUVÉE “ANNAMARIA CLEMENTI” RISERVA – 2011 – CA’ DEL BOSCO

 Francamente Franciacorta!

 Agrumi e frutta secca sotto miele introducono ad una importante mineralità che, tra ricordi mentolati, sfocia esplosiva su toni da polvere da sparo.

 Un assaggio, se possibile, ancor più ampio supportato da bollicine di rara eleganza.

FRANCIACORTA DOSAGE ZERO CUVÉE “ANNAMARIA CLEMENTI” RISERVA – 2011 – CA’ DEL BOSCO

– OP PINOT NERO M.C. PAS DOSÉ CUVÉE ROSÉ – 2013 – CALATRONI

 20ha di Pavese in cui i vigneti dedicati al Pinot Nero, vengono vinificati singolarmente e declinati unicamante a Metodo Classico.

 Si destreggia tra piccoli frutti rossi ed agrumi conducendo ad un assaggio pimpante e cremoso.

OP PINOT NERO M.C. PAS DOSÉ CUVÉE ROSÉ – 2013 – CALATRONI

– FRANCIACORTA DOSAGGIO ZERO RISERVA “33” – 2013 – FERGHETTINA

 Ampio lo spettro olfattivo, a spaziare dalla frutta secca al curry ed alla povere pirica.

 L’assaggio è forse più erbaceo che agrumato ma questo lo rende solo più interessante.

 Elegante e consistente, induce in tentazione.

FRANCIACORTA DOSAGGIO ZERO RISERVA “33” – 2013 – FERGHETTINA

– M. C. BRUT “1870 ANTONIO GIORGI” – 2012 – GIORGI

 Un cesto di frutta in gran parte esotica, una nota di miele e la crosta di un pane che sa di appena sfornato.

 Di grande rispondenza l’assaggio di un’eleganza da serata di gala.

ALTO ADIGE

– ALTO ADIGE DOC PINOT NERO “TRATTMAN” RISERVA – 2018 – CANTINA GIRLAN

 Dolomitico come la confettura di lamponi ed i vasi di gerani.

 Fresco di strapiombi calcarei e leggero come una passeggiata sui prati.

 Glicerico nel suo dinamismo verticale.

 Un vino che fa pensare (come induce a fare un’etichetta dannatamente rispondente al prodotto).

A lui il mio premio “MIND TASTING“.

ALTO ADIGE DOC PINOT NERO “TRATTMAN” RISERVA – 2018 – CANTINA GIRLAN

– ALTO ADIGE DOC PINOT NERO “SANCT VALENTIN” – 2018 – CANTINA PRODUTTORI SAN MICHELE APPIANO

 Tutto un altro vino rispetto al precedente.

 Di scura dinamicità, gioca con le spezie ed allude a scuri accostati.

 Un grande Pinot Nero, da manuale, ma forse, proprio per questo, meno “interessante”.

– ALTO ADIGE DOC BIANCO “BEYOND THE CLOUDS” – 2019 – ELENA WALCH

 Un naso “over the clouds” di complessa eleganza: spezie ed agrumi su un tappeto di erbe alpine.

 L’assaggio, rigoroso e rispondente, regala un allungo di frutta candita e note fumé.

ALTO ADIGE DOC BIANCO “BEYOND THE CLOUDS” – 2019 – ELENA WALCH

EMILIA ROMAGNA

– LAMBRUSCO DI SORBARA “VIGNA DEL CRISTO” – 2020 – CAVICCHIOLI

 Chi non ci sente le fragoline di bosco deve andare assolutamente dall’otorinolaringoiatra!

 Ce n’è un cesto pieno insieme ai fiori di campo.

 L’assaggio è meno arrembante, ha bisogno di tempo per distendersi sui toni dell’olfatto, e forse per questo associo il nome ad una imprecazione.

LAMBRUSCO DI SORBARA “VIGNA DEL CRISTO” – 2020 – CAVICCHIOLI

– REGGIANO LAMBRUSCO “CONCERTO” – 2020 – ERMETE MEDICI & FIGLI

 Ammazza!

 A lui il premio “LEVATEME ER LAMBRUSCO“!

 Immediato come pochi, diretto come un treno.

 Nessuna sorpresa, nulla di celato, è tutto lì in bella mostra: prugna, pepe nero, violette.

 E l’assaggio regala brio e gioiosa freschezza.

 Semplicemente LAMBRUSCO!

– LAMBRUSCO DI SORBARA “LECLISSE” – 2020 – ALBERTO PALTRINIERI

 Di complessa semplicità, sciorina melagrana, amarena ed un interessante tocco vegetale.

 Interessante e forse più “intimista” mi aspettassi, ma forse è colpa del “LECLISSE”!

LAMBRUSCO DI SORBARA “LECLISSE” – 2020 – ALBERTO PALTRINIERI

– ROMAGNA SANGIOVESE PREDAPPIO “GODENZA” – 2019 – NOELIA RICCI

 Che bella scoperta!

 Dispettoso come la scimmietta che campeggia in etichetta.

 Ti stuzzica, ti pungola, si concede a piccole dosi, come una bella donna conscia del proprio potere.

 Un mazzetto di fiori qui, un po’ di frutti di rovo lì, le erbe aromatiche al posto giusto…

 E quando l’assaggi tutto torna!

 Fresco come lo svolazzare di tendine, brioso come l’amore.

A Lui il mio premio “WINE LOVE“!

ROMAGNA SANGIOVESE PREDAPPIO “GODENZA” – 2019 – NOELIA RICCI

– ROMAGNA SANGIOVESE MODIGLIANA “I PROBI” RISERVA – 2018 – VILLA PAPIANO

 Un’etichetta che suggerisce eleganza introduce ad un vino “scapigliato”.

 Brioso nei profumi di frutta rossa acerba e bosco luminoso, succoso nell’assaggio interessante nell’amaricante allungo finale.

ROMAGNA SANGIOVESE MODIGLIANA “I PROBI” RISERVA – 2018 – VILLA PAPIANO

MARCHE

– CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO “RINCROCCA” RISERVA – 2018 – LA STAFFA

 Calcareo nell’animo, associa la ginestra dei ripidi pendii.

 Forse non sufficientemente glicerico da bilanciare l’esuberante sapidità, propone comunque un finale minerale di lunghezza impressionante.

CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO “RINCROCCA” RISERVA – 2018 – LA STAFFA

LAZIO

– “DONNA ADRIANA“ – 2019 – CASTEL DE PAOLIS

 Forse una delle migliori interpretazioni del “DONNA ADRIANA” tra quelle che ho assaggiato (frutto anche di una delle annate migliori e più regolari).

 Sicuramente rispondente al personaggio cui è dedicato (e che ho avuto la fortuna di conoscere) e per questo gli assegno il mio premio “RITRATTO“!

 Un naso elegante di rossetto e modi garbati ma dritto di spezie e pietra focaia.

 Superba sapidità in un sorso equilibrato dalla fruttata morbidezza.

“DONNA ADRIANA“ – 2019 – CASTEL DE PAOLIS

CAMPANIA

– CAMPI FLEGREI FALANGHINA “CRUNA DELAGO” – 2019 – LA SIBILLA

 Un naso che cammina in punta di piedi e propone con sommessa delicatezza fiori bianchi, pesca bianca, nocciola, fieno e demoniaca, sulfurea mineralità.

 L’assaggio ha il suo spessore e racconta di un buon bilanciamento tra freschezza e calore.

– FALANGHINA DEL SANNIO “SVELATO” – 2020 – TERRE STREGATE

 Il naso racconta di mughetti da sposa e pera senza dimenticare sferzate vegetali ed incisiva mineralità.

 Dinamicamente femminile l’assaggio giocato tra ritorni agrumati e decisa sapidità.

DAY #2

FRIULI VENEZIA GIULIA

– COLLIO CHARDONNAY – 2020 – COLLE DUGA

 Se riuscite a sorvolare sul poco territoriale ananas, vi troverete immersi in un salato che sa di sepolto mare arcaico.

 Fresco di brezze “yugoslave”, si propone con un assaggio lunghissimo di rara coerenza.

COLLIO CHARDONNAY – 2020 – COLLE DUGA

– COLLIO MALVASIA “MIKLUS” – 2018 – DRAGA-MIKLUS

 Pesche, albicocche ed un quid di miele in puro stile pasticceria, con il plus di una croccantezza inaspettata e tangibile.

 Assaggio di tipicità disarmante (l’astringenza del tanto estratto ed il calore dei tanti zuccheri) e territorialissima sapidità.

 Botte grande e nessun controllo della temperatura.

 Il Produttore vince i premi “INCOSCENZA” e “CURIOSITY KILLED THE CAT” per aver avuto il coraggio di svelarmi quali altri tesori nasconde in cantina senza rendersi conto di quale mostro questo avrebbe creato (sarò maledettamente rompiscatole).

COLLIO MALVASIA “MIKLUS” – 2018 – DRAGA-MIKLUS

– ROSAZZO “TERRE ALTE” – 2018 – LIVIO FELLUGA

 Friulano e poi Pinot Bianco e Sauvignon ben integrati eppure distinguibilissimi.

 Dal pompelmo ai mughetti passando per erbe aromatiche e frutta secca ed approdando infine ad una consistente e sapida mineralità.

 Struttura e morbidezza danzano in bocca sulle note di una freschezza che aiuta a ritrovare i descrittori olfattivi invitando al secondo bicchiere.

ROSAZZO “TERRE ALTE” – 2018 – LIVIO FELLUGA

– “TAL LÙC” CUVÉE .5.6 – LIS NERIS

 Un compendio di frutta secca e candita che preannuncia il Natale su un incarto di agrumata e prepotente mineralità.

 Un sorso lussurioso e vibrante, rotondo ma slanciato.

 Unico!

“TAL LÙC” CUVÉE .5.6 – LIS NERIS

– “BRAIDE ALTE” – 2019 – LIVON

 Da un progetto degli anni ’90.

 Un unico vigneto per Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato Giallo vinificati separatamente e blendizzati in un calice che racconta tutto il Friuli.

 Spicca erbaceo sulle note del Picolit, e sfoglia le pagine aromatiche del Sauvignon e del Moscato Giallo forte delle larghe spalle dello Chardonnay.

 Intimistico il finale speziato e fumé.

“BRAIDE ALTE” – 2019 – LIVON

– “NEKAJ” – 2017 – DAMIJAN PODVERSIC

 Sussurri e grida si alternano in un “Tocai” vero come pochi.

 Fiori e frutta secchi, introducono a cipria e erba verde.

 Sapido di mare, caldo di sole, masticabile ma non glicerico.

 Di anglosassone rispondenze fino all’allungo finale.

 Decisamente pronto alla prova del tempo.

“NEKAJ” – 2017 – DAMJAN PODVERSIC

– COLLIO FRIULANO “SKIN” RISERVA – 2017 – PRIMOSIC

 Albicocca e fichi aiutano le nocciole, il croccante salato ed un’intrigante nota salmastra.

 Assaggio coerente e di lunga persistenza giocato sulle note della confettura di frutta.

 Materico e spirituale.

 Un “orange” di rara fattura.

 2 settimane di macerazione e 18 mesi di Slavonia per questo “Tocai” didattico e dallo spirito demoniaco ed innovativo.

COLLIO FRIULANO “SKIN” RISERVA – 2017 – PRIMOSIC

– COLLIO MALVASIA  – 2020 – DORO PRINCIC

 Giocato sulla tipicità valorizzando il varietale.

 La frutta bianca è solo l’ouverture di un concerto di resina, spezie ed agrumi in un’atmosfera di salina sostanza.

 Fresco di brezze che agitano campi di erba medica.

 Diretto e di complessa semplicità.

COLLIO MALVASIA  – 2020 – DORO PRINCIC

– COLLIO SAUVIGNON – 2020 – TIARE – ROBERTO SNIDARCIG

 Un’Azienda, un vitigno, un vino.

Un Produttore talmente legato al Sauvignon da dedicargli circa metà della produzione (e che per questo si becca il mio premio “BIGLIETTO DA VISITA“).

 Erbaceo con eleganza.

 Se la gioca sulla salvia e le foglie di pomodoro e peperone ma non dimentica il supporto della pesca e degli agrumi.

 Oltremodo suadente, non dimentica il brio di una freschezza arrembante.

A breve, prometto, romperò le scatole al Produttore per regalarVi un articolo più corposo su un’Azienda che da anni reca lustro al panorama enoico del Friuli Venezia Giulia.

COLLIO SAUVIGNON – 2020 – TIARE – ROBERTO SNIDARCIG

TOSCANA

– BOLGHERI ROSSO SUPERIORE – 2018 – TENUTA ARGENTIERA

 Gioca tra more e lamponi e, tra note di tabacco e spezie scure, Vi conduce ad osservare marosi lontani.

 Assolutamente armonico l’assaggio, che fonde sapientemente, in una fitta e setosa trama tannica, brezze e salinità.

– VIN SANTO DI CARMIGNANO RISERVA – 2013 – TENUTA DI CAPEZZANA

 Non c’è frutta secca che manchi in questa nuvola che sa di Oriente!

 Un sorso che accarezza ed un graffiante finale di iodio e tabacco.

VIN SANTO DI CARMIGNANO RISERVA – 2013 – TENUTA DI CAPEZZANA

– “UNO” – 2018 – TENUTA DI CARLEONE

 Che bella Toscana!

 Una delle sorprese della serata!

 Difficile scollarsi da un calice che rimanda al calore della terra, a freschezze mentolate, mazzi di viole, agrume rosso e ruvido bitume.

 L’assaggio è birbante, ti fa inseguire e ritrovare e ti rilassa infine al fresco di una sera in veranda.

 “UNO” è un nome importante da portare, ma assolutamente azzeccato.

 Un Sangiovese che difficilmente avrete la forza di lasciare invecchiare in cantina!

Vince il premio “RESISTERE NON PUOI“!

“UNO” – 2018 – TENUTA CARLEONE

– “FILARE 18” – 2019 – TENUTA CASADEI

 Ancora sorprese da una Toscana che qui interra anfore da 700hl per custodire il Cabernet Franc.

 BIO integrale per coscienza e fino in fondo (le barriques sono di quel BARON che per ciascuna quercia che taglia, ne ripianta tre!).

 Naso di un balsamico che apre i polmoni, ed introduce alla macchia ed alle spezie e conduce al cacao in un’aura di giusta mineralità.

 Coerente l’assaggio che alterna ora l’uno ora l’altro dei sentori olfattivi e chiude lungo su note di camino.

“FILARE 18” – 2019 – TENUTA CASADEI

– CHIANTI CLASSICO – 2019 – CASTELLO DI RADDA

 Classico di nome e di fatto.

 Un Sangiovese tipico nella freschezza dell’Alta Toscana e nelle spigolosità varietali.

 Naso e bocca camminano mano nella mano (anche se il primo è un po’ timido) lasciando apprezzare marasche e viole su interessanti note di cacao.

Grande estrazione e lunga persistenza.

CHIANTI CLASSICO – 2019 – CASTELLO DI RADDA

– “DUEMANI” – 2018 – DUEMANI

 Un biodinamico tutt’altro che banale!

 Di sbarazzina eleganza.

 I frutti rossi sono solo l’incipit ad un naso di rara complessità giocato tra il rosso dei frutti ed il verde della macchia, tra sbuffi di finocchietto selvatico e mazzi di viole.

 Un assaggio giovane, dinamico, birichino di struggente freschezza e proporzionata sapidità.

“DUEMANI” – 2018 – DUEMANI

– CHIANTI CLASSICO – 2019 – L’ERTA DI RADDA

 Direi un Chianti “autentico” con un’anima di rigorosa classicità che se la gioca con un non so che di moderne concretezze.

 La frutta a voler smorzare un tantino troppo le spigolose verticalità del Sangiovese, ne appesantiscono un pochino le gambe sul tratto più ripido della salita.

 Ma d’altra parte, le salite sono sempre una sfida e qui, di stoffa per scollinare agilmente ce n’è!

CHIANTI CLASSICO – 2019 – L’ERTA DI RADDA

– CHIANTI CLASSICO “LAMOLE” – 2019 – I FABBRI

 Il Chianti fatto da una Donna con piglio tutto maschio!

 Naso elegante, adorno di fiori e spezie.

 Assaggio che riempie per poi slanciarsi verso verticalità saline e ferrose.

 Un’interpretazione davvero sincera di di un Territorio unico.

 Brava Susanna Grassi!

CHIANTI CLASSICO “LAMOLE” – 2019 – I FABBRI

– “GUARDIAVIGNA” – 2017 – PODERE FORTE

 Cabernet Franc di scuro manto.

 Un naso fumoso, tra legno e tostature, lascia intravvedere piccoli frutti rossi senza dimenticare misteriose vegetalità.

 Assaggio dirompente: fresco e dinamico eppure di intimistica natura.

 L’etichetta dell’artista Riccardo Arena, è una dedica bellisima a Luigi Veronelli.

“GUARDIAVIGNA” – 2017 – PODERE FORTE

– BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA – 2015 – POGGIO DI SOTTO

 Ciliegie e profumi di bosco (pure fiorito) tra tabacco ed eterei sbuffi.

 Assaggio elegante, morbido ma a piantonare freschezza e mineralità mentolate con piglio da corazziere.

– BOLGHERI SUPERIORE “SASSICAIA” – 2018 – TENUTA SAN GUIDO

 E vabbè, che dovevo fare?!

 L’ho assaggiato un’altra volta.

 Perchè?!

 Perchè pure le certezze c’hanno bisogno di conferme…

BOLGHERI SUPERIORE “SASSICAIA” – 2018 – TENUTA SAN GUIDO

ABRUZZO

– MONTEPULCIANO D’ABRUZZO CASAURIA “PODERE CASTORANI” RISERVA – 2017 – CASTORANI

 Maschio nell’animo e femminile nei toni garbati.

 Frutta matura e luminosa ad introdurre un tunnel di scure spezie, tabacco, cuoio e grafite.

 Un sorso pieno, materiale e di setosa tannicità accompagna la “peposità” del cemento e supporta  con grazia una nota verde che rende omaggio alla tipicità del vitigno.

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO CASAURIA “PODERE CASTORANI” RISERVA – 2017 – CASTORANI

– PECORINO “SUPERGIULIA” – 2018 – CATALDI MADONNA

 Una mineralità lasciata in sottofondo a dare risalto ad un po’ di frutta, un po’ di fieno e sbuffi di erbe officinali.

 L’assaggio colpisce senza far male.

 Forte e gentile, a mezza strada tra tipicità e modernità.

PECORINO “SUPERGIULIA” – 2018 – CATALDI MADONNA

– TREBBIANO D’ABRUZZO SUPERIORE – 2019 – INALTO VINI D’ALTURA

 Un Trebbiano di grande sostanza ed una visione moderna della tradizione.

 Un naso poliedrico tra frutta bianca, canditi ed erbe aromatiche.

  L’assaggio porta in quota tra sassi e licheni e, con il piglio minerale di un monello, conduce ad un finale di intimistico fumé.

TREBBIANO D’ABRUZZO SUPERIORE – 2019 – INALTO VINI D’ALTURA

– TREBBIANO D’ABRUZZO SUPERIORE “MARIO’S ’47” – 2019 – TENUTA TERRAVIVA

 Di “cementizie” peposità.

 Un naso che propone complessità da sfogliare: luminose ginestre, campi da trebbiare ed il giusto di spezie.

 Sorprendentemente leggiadro l’assaggio, giocato più sulla freschezza che sulla sapidità.

(SUPER)MARIO’S!

TREBBIANO D’ABRUZZO SUPERIORE “MARIO’S ’47” – 2019 – TENUTA TERRAVIVA

– PECORINO – 2020 – TIBERIO

 E niente: questo dovrò riassaggiarlo perchè mi ha lasciato qualche dubbio.

 L’idea è di un prodotto espressivo e minerale con i giusti attributi di erbe aromatiche, agrumi ed una intrigante astringenza.

 C’è però una nota di cipria come a volerlo imbellettare che mi destabilizza.

 Mi impegno sin d’ora a rimediare non appena tornerò in Abruzzo, anzi: c’ho la scusa per andare a rompere le scatole al Produttore!

PECORINO – 2020 – TIBERIO

– MONTEPULCIANO D’ABRUZZO “MO” RISERVA – 2017 – CANTINA TOLLO

 Peccato si imbelletti il naso cercando di nascondere le spigolose tipicità.

 Un gran bel Montepulciano giocato più sulle note luminose del frutto goloso che su quelle scure del bosco e delle spezie che propone comunque coerenza nell’assaggio ed appagante sorso. 

– MONTEPULCIANO D’ABRUZZO ”VIGNA SANT’EUSANIO” – 2019 – VALLE REALE

 Naso verticale di scura tipicità, umido di bosco, che alle spezie aggiunge rabarbaro e liquirizia ed una nota di oliva che ci sta proprio “a cecio”.

 L’assaggio perde un po’ di slancio divenendo più orizzontale, consentendo però una calma riflessione sui ricordi olfattivi cullati da salinità latenti.

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO ”VIGNA SANT’EUSANIO” – 2019 – VALLE REALE

– MONTEPULCIANO D’ABRUZZO “CAPO LE VIGNE” – 2016 – VIGNAMADRE

 Di perfetta rispondenza naso-bocca, attacca con i frutti rossi ma colpisce con le spezie ed il tabacco ponendo l’accento su “olivose” sapidità.

 Giustamente scontroso, è come se si vergogni del suo bagaglio aromatico cercando di nascondere qualche spigolo sotto il tappeto.

 Su la testa!

– PECORINO “8 1/2” – 2020 – http://www.villamedoro.itVILLA MEDORO

 Frutto e mineralità si danno di gomito (peccato solo per quella nota di ananas) in questo Pecorino che ben fotografa le colline teramane.

 Coerente l’assaggio dominato dall’importante agrume e dalla lunga scia sapida.

PECORINO “8 1/2” – 2020 – VILLA MEDORO

ED ORA?

Ora verrà il momento delle “indagini”.

Il momento di curiosare ulteriormente, approfondire e scoprire altro oltre queste poche etichette.

E sarà pure il momento di mettere mano ad altri articoli dedicati agli altri Eventi che, nel frattempo, mi hanno consentito di viaggiare ancora attraverso l’Italia del vino.

Archiviato in:Eventi, Vino Contrassegnato con: '61, 1870 Antonio Giorgi, 33, 770, 8 1/2, abruzzo, Adolfo De Cecco, Alberto Paltrinieri, Alto Adige, Animante, Annamaria Clementi, AR.PE.PE., Associazione Produttori Monferace, Barbera, Barbera d'Asti, Barolo, Baron, Barone Pizzini, Bellavista, Beyond The Clouds, bio, biodinamico, Bolgheri, Bosco Donne, Braide Alte, Brunello di Montalcino, Brut, Cà del Bosco, Cabernet Franc, calatroni, campania, Campi Flegrei, Cannubi, Cantina Girlan, Cantina Produttori San Michele Appiano, Cantina Tollo, Capo le Vigne, Carmignano, Casauria, Castel de Paolis, Castello di Radda, Castorani, Cataldi Madonna, Cavicchioli, Chardonnay, Chianti, Chianti Classico, Colle Duga, Colline Teramane, collio, Concerto, Cruna delago, Damjan Podversic, Donna Adriana, Doro Princic, dosage zero, Draga-Miklus, DUEMANI, Elena Walch, Emilia Romagna, Ermete Medici & Figli, extra brut, falanghina, Falanghina del Sannio, Ferghettina, Filare 18, Franciacorta, friulano, friuli venezia giulia, gambero rosso, Gianni Doglia, Ginestra, Giorgi, Godenza, Grignolino, Grignolino d'Asti, Guardiavigna, Guido Berlucchi ‹ C., I Fabbri, I Probi, Inalto Vini d'Altura, L'erta di Radda, La luna e i Falò, La Staffa, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Reggiano, Lamole, lazio, Leclisse, Lis Neris, Livio Felluga, Livon, Luigi Veronelli, Maison Anselmet, Malvasia, marche, Mario's '47, Marriot Hotel, Miklus, MNonferace, Mo, Modigliana, Monferrato, Montepulciano d'Abruzzo, moscato Giallo, Nebbiolo, Nekaj, Noelia Ricci, orange wine, Paolo Conterno, pas dosé, Pecorino, Pelizzatti Perego, Picolit, piemonte, Pinot Bianco, Pizzo Badile, Podere Castorani, Podere Forte, Poggio di Sotto, Predappio, PRIMOSIC, Réva, Riccardo Arena, Rincrocco, Roberto Snidarcig, Rosazzo, rosé, Rosset terroir, Sanct Valentin, sangiovese, Sassella, Sassicaia, sauvignon, Semel Pater, Skin, Stella Retica, Stockli, Supergiulia, Susanna Grassi, Svelato, Tal Lùc, Teatro alla Scala, Tenuta Argentiera, Tenuta Carleone, Tenuta Casadei, Tenuta di Capezzana, Tenuta San Guido, tenuta Santa Caterina, Tenuta Terraviva, terre Alte, Terre Stregate, Tiare, Tiberio, tocai, toscana, Trattman, Tre Bicchieri, trebbiano, Trebbiano d'Abruzzo, Uno, Valle Reale, Valtellina, verdicchio dei Castelli di Jesi, Vigna del Cristo, Vigna Sant'Eusanio, Vignamadre, Villa Medoro, Villa Papiano, Vin Santo, Vini d'Italia, Vite Colte

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enoevo si trova presso Chez al Pianerottolo.

2 hours ago

enoevo
E poi ci sono quelle sere in cui “ti piace vincere facile”…#campania #campaniawine #falanghina #territorio #territory #quality #qualità #vinibuoni #assaggio #assaggi #degustazioni #vinieamici ... See MoreSee Less

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enoevo si trova presso Glu Glu Roma.

2 days ago

enoevo
Vabbè, è inutile che Vi stia a spiegare del come l’imprevisto sia sempre in agguato…Vi dico invece che la 6a puntata de “IL TERRITORIO IN UN BICCHIERE”, che doveva andare in onda la scorsa settimana, è slittata al prossimo Giovedì 30 Giugno.Stesso posto stessa ora per emozionarci insieme assaggiando i vini di @pomario_wine .Voce narrante: la mia.😉C’era ancora qualche posto libero, per cui non cercate scuse: Vi aspetto curiosi!#umbria #umbriawine #tasteumbria #winetasting #winetastings #enotecaroma #enoteca #enoteche #qualità #quality #territorio #vinibuoni #degustazione #degustazioni #degustazionevini #degustazionevino ... See MoreSee Less

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enoevo

3 days ago

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Meritiamo l'estinzione. ... See MoreSee Less

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enoevo

3 days ago

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Ed ecco i punteggi dei nostri vini rossi ottenuti da Vinous.com 🇺🇸 di Antonio Galloni: un altro successo negli USA! Perla Nera 2016: 93/100 Refosco p.r. 2018: 91/100 Schioppettino di Prepotto Riserva 2018: 90/100#VignaPetrussa #soddisfazioni Verovinogusto ... See MoreSee Less

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