Tre generazioni ci sono volute per arrivare all’azienda che oggi, ELLIS TOMASIN conduce a Castions di Strada (UD).
15 anni fa la decisione di puntare sull’EVO di Qualità in una Regione che, dopo i Romani, sembrava averlo dimenticato puntando essenzialmente sul vino, affiancando la coltivazione dell’ulivo a quella dei cereali, alla pioppicoltura (ora seconda fonte di reddito dell’Azienda) ed all’allevamento delle mucche da latte.
Il 2004 è l’anno 0, quello dei primi impianti.
Oggi le piante sono diventate 4000 (+ altre 1000 nella zona del cividalese).
L’inizio passò dalla selezione delle cultivar e dal rischio che queste poco si adattassero al clima non proprio mediterraneo della zona.
La scelta cadde poi sulla locale Bianchera, sulle varietà tipicamente toscane di Frantoio, Leccino e Maurino, la Grignano tipica del Lago di Garda, Picholine ed una poco territoriale Coratina (quelle che si rivelarono essere le più resistenti ed adatte dal punto di vista fitosanitario.
L’ulivo è pianta mediterranea che vuole sole e poca acqua: praticamente il contrario di quanto può offrire il Friuli Venezia Giulia.
E Castions di Strada è zona di terreni fertili sciolti; mediamente 50cm di terreno poggiato su un manto di ghiaie alluvionali sotto le quali l’acqua non manca.
Questo si è però rivelato essere anche un punto a favore di Ellis, in quanto ha consentito l’entrata in produzione delle piante già dopo il terzo/quarto anno dalla piantumazione (a differenza di quanto accade nel Friuli collinare).
Alla forma di allevamento tradizionale (vaso policonico), si è affiancata recentemente quella superintensiva cui è dedicato quell’ettaro di Arbequina e Bosana in cui Ellis crede molto.
Nel 2011 inizia ad imbottigliare personalmente e nel 2015 decide di affrancarsi da frantoi di Palazzolo dello Stella e Cividale ed acquistare un impianto tutto suo (Mori a 2 fasi), cosa che gli consente anche di passare dall’unica etichetta iniziale alle 6 attuali.
Un’Azienda di impostazione decisamente “green” che aggiunge ad una lavorazione che prevede solo lo sfalcio sottopianta e rifugge l’uso di chimica, le nuove etichette “plastic-free”, bottiglie senza capsula, bag in box invece delle latte tradizionali…
Da ultimo, è in fase di progettazione la separazione del nocciolino dalla sansa per produrre energia da quest’ultima bruciando quest’ultima nei digestori ed utilizzare il primo per le caldaie.
Gli EVO
Vorrete perdonare le scarne note relative alle etichette di Ellis ma i miei appunti di 3 anni fa avrebbero bisogno di essere rivisti (cosa che mi impegno a fare appena la situazione COVID me ne darà l’opportunità).
“ELEMENTO“: monocultivar di Coratina.
“ELLIS“: Coratina e Bianchera (con un po’ di Frantoio e Carbona) per un amaro e piccante particolarmente intenso.
“ELLISIR“: ancora Bianchera (con Picholine e Frantoio) medio intenso.
“LUX“: (Leccino, Maurino, Grignano).
“OMNIS“: (Leccino, Frantoio, Carolea, Bianchera, Pendolino, Coratina) forse il più equilibrato.
“NovELLIS“: (Bianchera, Picholine, Leccio del Corno, Leccino) oliva matura delicato fruttato leggero.