‘Sto periodo m’ha preso ad assaggiare Sauvignon e…eccaallà (come dicono a Roma)!
Ne salta fuori una bottiglia che si era smarrita nella mia disordinata cantina.
E manco a farlo apposta, proprio in questi giorni, “MUNDUS VINI” ha premiato “ALSARÀ” quella nuova etichetta proposta da questa Azienda che, detto tra noi ed in friulano: “Al sarà miôr che le cerci il prime pusibil”!
Naturalmente saprete già tutto di VIE D’ALT (sennò andate a rileggervi gli articoli precedenti), ma comunque, Vi rinfresco un pochino la memoria.
Quattro generazioni si sono avvicendate in questo angolo di Friuli Venezia Giulia compreso tra Cividale, Prepotto e Corno di Rosazzo.
Il Bosco Romagno che fa la guardia ed un primo ettaro di vigneto di cent’anni fa da cui prende il nome l’azienda (VIE D’ALT, vale a dire quella “strada alta” che da Craoretto, Vi porta in un paio di chilometri fino a Ipplis).
17 ettari in tutto, praticamente uno per ogni etichetta ma dedicati principalmente allo Schioppettino di Prepotto ed a quel vecchio clone di Tocai del 1915 utilizzato ora per reimpiantare il nuovo vigneto.
17 ettari di ponca e terrazzamenti in piena DOC Friuli Colli Orientali (e sottozona Schioppettino di Prepotto).
Un’Azienda al femminile con Nadia, Mara e Giulia Venica (ma non bisogna dimenticare mamma Paola, papà Bruno e Cristian) a proseguire l’attività con il piglio e la determinazione necessari a guardare al futuro senza perdere di vista la tradizione.
Si , vabbè, ma il Sauvignon?
Come saprete, non amo molto i vini “da femmina”, ma questo è così che deve essere!
Elegante, suadente, intrigante nella sua ammiccante femminilità.
La mentuccia ed una scorzetta di limone riempiono un calice di speziate note erbacee.
Molto “British” l’assaggio.
Fresco e sapido il lungo finale di questo elegante regalo.
In enoteca a circa 20€.