
Da un secolo proprietà di famiglia, la TENUTA MANI SAGGE è ora nelle mani di Marco Cescon, giovane e con la testa ben impostata alla Qualità.
Siamo a San Pietro di Feletto, quasi Conegliano, 17h di vigneti nel pieno della DOCG Conegliano Valdobbiadene.
17h di filari scoscesi a rappresentare una di quelle 43 “RIVE” che, oltre alla collina di Cartizze, sono scrigno dei maggiori tesori all’interno del disciplinare
In questa particella di Territorio, il vino è conosciuto per la sua Qualità sin dai tempi dei Dogi, ci si insediarono poi i Monaci Camaldolesi (buoni conoscitori del bel bere) e la Tenuta è attiva sin dal XVIII Sec.
Dal 2017 Marco ha iniziato un lungo ed impegnativo restauro di quella Tenuta che per tanti anni era stata curata con passione dal nonno (Rodolfo Melati) ed in parte “dimenticata” dai genitori.
Un lavoro di recupero storico ed al contempo una manifestazione di affetto verso tutti gli amanti del Prosecco Superiore che qui, in uno dei luoghi simbolo di questo vino, avranno la possibilità di assaggiarne uno decisamente non convenzionale e potranno sentirsi coccolati come in pochi altri posti.
Confesso di non essere un grande amante delle bollicine venete (e la politica ha grandi colpe in questo) ma, anche stavolta, la curiosità e lo zampino del mio amico enotecario Edoardo Rota (VINO4YOU, Roma) non mi ha tradito.
Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG “RIVE DI MANZANA” – 2018 – Brut, non è affatto un prodotto scontato!
Intanto perchè è BRUT e non “classicamente” EXTRA DRY.
Delicato ed intrigante già all’occhio, schiude il naso su note di frutta bianca, agrumate di lemongrass e bergamotto, affiancate da un delicato floreale ed il tutto avvolto in una inaspettata mineralità salina.
L’assaggio è cremoso ed anglosassone ed il finale lungo ed intrigantemente persistente.
In enoteca a ca. 13€.