VITUS, VITIS…
Sarà un caso che l’acronimo di questa nuova e già bella realtà del panorama enoico laziale sia così simile alla pianta dai cui frutti ricaviamo quella bevanda che tanto ci fa parlare (e scrivere) rendendoci felici?
Un po’ di storia
A me piace pensare che sotto la tesa del “borsalino” che rappresenta il logo aziendale, un occhio sia chiuso ammiccando per confermare questa mia sensazione.
Prendi una quarantina di produttori e ca. 120ha vitati nei territori di Frascati, Roma, Monte Compatri, Monte Porzio Catone e Grottaferrata (piccole realtà che in pochissimi casi superano gli di 1 o 2ha).
Prendi il loro lavoro, finalizzato da anni a coltivare uve di qualità da conferire poi ad un qualcun altro per la vinificazione.
Le persone
Metti poi Lorenzo Sbardella a gestire l’esuberante grinta di Mauro De Angelis e le grandi capacità di Lorenzo Costantini e vedrai che la storia della Cooperativa “Tusculum”, nata alla fine degli anni ’70 del Secolo scorso (sic), subisce una brusca accelerazione ed in breve concretizza la propria realtà nel luglio dello scorso anno con l’uscita di tre etichette, due bianchi, un rosso, due DOC ed una DOCG.
Il lavoro
Se c’è una cosa bella, che colpisce, di questa nuova etichetta è lo spirito con cui parte.
Easy ma con grandi e ben precise idee sulla qualità del prodotto finito e su come questa possa incidere fortemente sul rilancio di un territorio vitivinicolo come quello di Frascati, troppo spesso ancora ingiustamente lasciato ai margini dell’interesse da parte del consumatore finale (anche e soprattutto proprio nella nostra regione).
Una realtà dinamica in costante crescita e movimento sia dal punto di vista tecnico che da quello commerciale.
Pochi fronzoli e tanta sostanza nei vini di VITUS!
E con un gruppo direttivo del genere non poteva essere diversamente!
La qualità, ciascun produttore, ce l’ha già sotto i piedi ed affonda le radici in duemila anni di territorio vocato al buon vino.
Basta assecondare la natura: il resto viene da sè!
Vini freschi e dannatamente territoriali, già con le spalle larghe ma con un futuro importante ed ampi margini di miglioramento davanti.
I vini
“AURANOVA”, “METAMORFOSI”, “SELCEROSSA” i nomi in etichetta
Un packaging che forse poteva “osare” qualcosa di più ma comunque semplice e lineare come la filosofia produttiva dell’Azienda.
Vitigni, manco a dirlo, tutti del territorio: Malvasia di Candia, Malvasia Puntinata, Bombino, Greco, Montepulciano e Sirah.
Freschezza e mineralità sono il filo conduttore su cui si muove l’assaggio dei tre vini.
I bianchi
“AURANOVA” è una selezione in vigna delle due malvasie previste dalla DOC Frascati: solo acciaio per un vino meravigliosamente pronto cui non chiedere null’altro che accompagnarci dall’aperitivo al pasto con i suoi frutti e fiori bianchi avvolti da un piacevole agrumato ed immersi in un contesto di bilanciate freschezza, sapidità e morbidezza.
“METAMORFOSI” è la DOCG di casa: Malvasia Puntinata con un po’ di Bombino e di Greco.
Un naso completamente differente dal fratello minore, più complesso nel suo campestre bouquet che racchiude non indifferenti ricordi aromatici e mediterranei e che poca fantasia richiede per immaginare un mare che arriva nel vento fin qui, sui colli di Roma.
Lunghissima e per nulla disturbante la scia sapida che ne accompagna la piacevolissima corrispondenza naso-bocca.
Un vino che, già così sono convinto abbia poco da temere il confronto con gli anni a venire e che, aggiustando appena il tiro, regalerà a tutti noi grandi soddisfazioni.
Il rosso
“SELCEROSSA” è il “piacione” di turno.
4 mesi di barrique per quei piccoli frutti neri maturi e succosi e quella elegante nota speziata che accompagnano il sorso avvolgente ed equilibrato.
Un vino godibilissimo, fresco, beverino ma di struttura e piglio tutti “tuscolani”.
Forse, perdonate l’ardire, un pelino troppo “da signorine” per il mio palato che, del Montepulciano e del Sirah apprezza, normalmente, le note vegetali e spigolose tipiche del vitigno.
Ma è davvero un forse per un vino da bere “con la cannuccia”!
E poi?
L’avventura di VITUS è solo all’inizio, ne risentirete parlare presto, anche perchè Mauro (De Angelis) è un personaggio sorprendente, che merita essere conosciuto in quella sua interezza che va ben oltre il mondo del vino (pur essendoci dentro anima e corpo).
E quindi: alla prossima puntata…