DONNE E VINO
Le donne ed il vino, nel senso di quelle donne che il vino lo fanno, sono ormai un trip da cui non riesco ad uscire.
E davvero mi piace sentirle parlare, con un piglio che molti uomini si sognano, delle loro passioni, dell’amore per il loro lavoro, per il territorio che cercano di interpretare, per la QUALITÀ che vogliono proporre.
RITORNO A PREPOTTO
È iniziato tutto qualche tempo fa e quest’anno, chiudendo uno dei cerchi delle mie storie, sono tornato ancora in Friuli con l’idea di partire per un altro giro sulla giostra dello SCHIOPPETTINO DI PREPOTTO.
Da qui il whatsapp alla PRESIDENTE (mi piace questa dicotomia maschile/femminile) del Consorzio, quella Anna (MUZZOLINI) che allieta molte delle mie serate con le splendide etichette che escono dalla sua Azienda (IOLE GRILLO)
Passare per un saluto da Lei e dalla Sig.ra Hilde (PETRUSSA) sarebbe stato il minimo, ma stavolta ho voluto esagerare lanciando sul tavolo la sfida di un incontro con le DONNE DELLO SCHIOPPETTINO, tuti insieme, intorno ad un tavolo, a parlare di vino a 360°, facendo un po’ di taglia e cuci, qualche pettegolezzo, le scarpe a qualcuno che ci sta antipatico…così, in pieno relax.
L’ATTESA
I giorni sono poi trascorsi a spasso tra vigne e cantine, con qualche “appunto” fattomi dalla consorte per le scarse attenzioni dedicategli e una piccola escursione Viennese (che non mi ha però impedito di approfittare di una fiera in quel di Eisenstadt per salutare Daniela Fruscalzo ed assaggiare i suoi vini anche oltre confine; ma di questo dirò in altra sede).
Confesso che quando Anna mi ha richiamato per un invito a cena e mi ha detto che ci sarebbe stata una bella rappresentanza di produttrici, beh…stentavo davvero a crederci.
L’attesa dell’incontro è stata a lungo mitigata dalla nuvola di idee riguardanti il “cosa portare” ad una cena con chi il vino lo fa.
Poi, banalmente, ho deciso per una piccola rappresentanza enoica d’Abruzzo, una immancabile serie di EVO provenienti da ogni dove, e l’immancabile dolce acquistato dalle mie spacciatrici preferite di strucchi e gubane: la Pasticceria Cattarossi di Cividale.
THE GREAT REUNION
Io odio il ritardo (mi da fastidio arrogarmi il compito di abusare del tempo degli altri) ma passare da Cividale senza andare a salutare il grande Grinovero mi pareva brutto, i dieci minuti sono diventati venti e sono arrivato a Prepotto con un ritardo “tipicamente romano”.
Ci sono Anna, Hilde, Mara e Michela, rispettivamente le Sig.re IOLE GRILLO, VIGNA PETRUSSA, VIE D’ALT (una parte) e MARINIG, con i loro sorrisi e la tensione svanisce subito tramutandosi in spensierate cordialità.
I VINI
Poche chiacchiere! sul tavolo c’è una lunga serie di bicchieri e 8 diverse interpretazioni di Schioppettino: mi sa tanto che stasera sarà complicato rinunciare ad assaggiare e, conseguentemente, ancora più complicato tornare a casa.
Permettetemi di sorvolare ancora una volta sulle note gustative dei vini (prima o poi lo capirete che dovete assaggiare con i vostri sensi!), un paio di cose, mi corre però di dirle: intanto che sono tutti dell’annata 2016 (a RONC SORELI a parte che è 2008), e poi che PIZZULIN, IOLE GRILLO, COLLI DI POIANIS, VIE D’ALT sono tutti diversi ma con una filosofia produttiva unica e ben centrata sul frutto; VIGNA PETRUSSA continua ad avere, per me, un inconfondibile spirito animale, quasi selvatico; MARINIG e ancor di più RONC SORELI spingono sulle note del cioccolato, quello MOLTO fondente; VIGNA TRAVERSO mi sembra essere, assolutamente nel bene, un caso a parte: non so come definirlo, mi sembra essere una enclave d’inverno all’interno della solarità degli altri. Ma scoprendo che le vigne hanno un’esposizione diversa, sbalzi termici accentuati e che c’è di mezzo pure la criomacerazione…beh, diverse cose si spiegano!
DAL VINO A…
Per carità, si parla di tecniche colturali e di cantina e di fronte a tanta capacità ci si rende conto che l’importante non è solo il risultato finale, ma anche il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Ma il bello di tutto questo buono è che tra un sorso e l’altro, tra una bottiglia e l’altra, c’è un incrocio di sguardi, un passaggio di idee, emozioni e sensazioni che si mischiano e si esaltano a vicenda.
Il vino è solo la scusa per parlare di quello che c’è intorno, di quelli che bevono etichette e che non hanno la CURIOSITÀ di assaggiare elite come questi Schioppettino, gente che segue la massa e non cerca neppure il tempo per crearsi una propria opinione; ma anche di produttori che si adagiano sugli allori di qualche anno fa, di quando il “brand” Friuli è diventato figo; produttori che ora si lamentano di una forzata recessione cui loro stessi hanno spesso contribuito con il proprio disinteresse e con la ricerca unica del profitto (era proprio del giorno prima il titolone su un quotidiano che inneggiava ad una levata di scudi contro il prezzo stracciato, 20cent/kg, della ribolla gialla); così come spiace sentire che anche qui c’è chi si fa la guerra a suon di carte bollate per un nome o che non ci si vergogna di far perdere tempo all’antifrode per controllare la vigna del vicino.
E “mi ha fatto strano” di sentirmi rivolgere da queste grandi imprenditrici la domanda sul cosa si possa fare per rilanciare il piccolo produttore e le eccellenze come quella dello Schioppettino che rimangono sempre nell’ombra.
Una domanda cui è difficile rispondere perchè a mio avviso (ma ho sentito pareri simili da altri produttori), l’Associazione Produttori dello Schioppettino di Prepotto FUNZIONA! ed il fatto che queste signore vogliano ancora migliorare anche dal punto di vista del marketing ne è la prova.
IL RESTO
8 vini spettacolari possono bastare? no perchè stasera siamo qui per esagerare e Hilde tira fuori dal cilindro pure una RISERVA 2015 che “intender no la po’ chi no la prova”!
Quella nota verticale e distintiva di cui vi ho detto, lascia il posto ad un vino sferico ed armonicamente ammiccante; Schioppettino si, ma dal pugno di ferro in guanto di velluto! che spettacolo!
Ma mica finisce qui! c’aspetta la tavola! “solo due cosette senza pretese, perchè cucino io” aveva detto Anna! Avrete intuito che le cose sono poi andate diversamente, anche perchè con tutte quelle bottiglie, era necessario mettere dentro anche qualcosa di solido; il problema è che le DONNE sanno sempre sorprenderti e Hilde propone una mini verticale della sua meravigliosa RICHENZA (2017, 2015, 2013) che per fortuna, mia moglie provvede a togliermi di sotto prima che commetta imprudenze enoiche, e appena un assaggio del VERDUZZO PASSITO di Anna.
Frittate, riso, pollo (in perfettissimo abbinamento con lo Schioppettino), dolci, bombe a mano e tricchettracche passano in secondo piano!
Vince l’amicizia!
Vincono le emozioni!
Vince il vino!